mercoledì, ottobre 01, 2025

La ossessiva demonizzazione di Hamas: perchè tanto "odio" verso un legittimo Movimento di Resistenza?

 PROSEGUE,  dopo la nuova censura con blocco da parte di facebook, la nostra decostruzione 

 testuale della Fetida Rassegna Stampa Sionista.

Possiedono tutto, anche Google e questa piattaforma: è probabile che ci censurino anche qui, ma noi come la Flotilla Sumud che in queste ore mentre scrivo procede verso  Gaza, noi pure andiamo avanti finché non ci fermano, e se ci fermano facciamo tutto quello che lecitamente possiamo.

Per Hamas è almeno un milione di volte che ne sentiamo la demonizzazione, il presunto terrorismo,  isterie continue, ma senza che venga data una ragione per tanto inaudito immenso "odio" (!).

Si dice ogni tanto: nel suo statuto c'è la distruzione di Israele, il suo non riconoscimento.

Ma ancora prima di Hamas la stessa cosa dicono e chiedono i "veri rabbini" di Neturei Karta! 

Non ci risulta che vengano perseguitati come "terroristi", salvo violenze personali, di cui loro stessi raccontano ad a cui si rinvia.

Quanto all'influencer di Libero, basta indicarne il fanatismo e l'idiozia. 

La Flotilla finanziata da Hamas? 

E dunque da Israele stesso, se a sua volta Hamas è per triangolazione è finanziata dal Qatar o fatta finanziare da Israele, che ne ha bisogno per evitare una contrattazione dalla quale dovrebbe sorgere lo Stato colonia o protettorato di Palestina?

• Le fonti dell'Idiota sarebbero tutte di provenienza israeliana, che in Gaza fra le macerie avrebbe trovato chissà quali carte... Una delle navi della Flotilla sarebbe di proprietà di Hamas (!). Neppure in un romanzo simili idiozie le si trovano.

• Sorvoliamo su altre enormità della propaganda quotidiana dell'Hasbara: non rileviamo elementi di novità e soprattutto preferiamo dedicare la nostra attenzione al procedere marittimo della Flotilla, regoalmente diffamata dagli organi del regime, pur nelle diverse sfumature.

Come nella favola del lupo e dell'agnello è qui inutile cercare ragioni e spiegazioni.

Di fronte alla corruzione e venalità del sistema della comunicazione e dell'intero ceto politico in tutte le sue graduazione, confidiamo in una mobilitazione crescente del popolo italiano, che attraverso Gaza ritrova la sua unità e dignità

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