Dal minuto 3.11.47 al minuto 3.29.06. Giorno: 12 ottobre 2025. Radio Radicale: «La storia stravolta e il futuro da costruire». Convegno. Roma,, 09.30. Durata: 9 ore e 20 minuti. Organizzatori: Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Luogo: CNEL, con presidente Renato Brunetta.
• Parla Riccardo Di Segni.
- Parla dell'aspetto religioso, che non ci interessa, e sul quale non abbiamo competenza alcuna.
Orribile per la parte che se ne può desumere sotto il profilo di ua teologia politica: i popoli che si dovrebbero genuflettere ad Israele! Questo credono gli ebrei nella loro religione, se dobbiamo prendere sul serio la lezione del rabbino.
Non commento.
Mi torna però in mente un episodio realmente svoltosi, raccontatomi da un caro amico defunto, delquale non voglio fare il nome ed al quale non posso chiedere conferma o precisazioni. Pertanto, lo racconto per come lo ricordo.
Il mio amico mi disse di aver tenuto una conferenza alla Sorbona: non posso dire in quale anno e in quale precisa circostanza, ma alla Sorbona lo ricordo bene.
Su quale tema?
Sui 40 anni di vita degli ebrei trascorsi nel deserto, con o senza capanne. Erravano, dice il racconto biblico. Il mio amico è stato un grande giornalista di guerra, ed i deserti li ha percorsi tutti. Tra la documentazione fotografica che ha conservato vi erano sue foto accanto a personaggi storici, per esempio Arafat.
Aveva voluto fare una ricerca certamente curiosa. Se il racconto biblico degli ebrei erranti nel deserto per 40 anni è un dato storico reale, e non un mito, una favola, questi esseri umani che erano gli ebrei biblici, durante questi 40 anni, ogni giorno dovevano pur fare i loro bisogni! Io non mi intendo di queste cose, ma lui insisteva che dire che i rifiuti organici non si dissolvono nel tempo, non evaporano, ma lasciano residui che resistono nel tempo.
E cosa fece il mio amico per averne la prova?
Girando per il deserto dove gli ebrei biblici sarebbero vissuti fece molti carotaggi del terreno, e poi li porto per le analisi a diversi laboratori indipendenti l'uno dall'altro.
Tutti questi laboratori confermarono che non vi erano residui organici!
E quindi i 40 anni nel deserto non sono un dato storico, ma una sorta di invenzione religiosa, come altre che si trovano nel testo biblico: il sole che si ferma su richiesta di Giosuè, che doveva terminare il lavoro, pure allora!
Non ricordo dal racconto del mio amico come il pubblico della Sorbona accolse la cosa, eccetto per le proteste di un rabbino presente, il quale serissimo diceva di avere lui delle prove inconfutabili!
Era lui un discendete diretto di Mosè, e per questo lo sapeva!
Il mio amico sbottò: beato lei! Io non sono manco sicuro di essere effettivamente figlio di mio padre!
E la cosa fini, pare, nell'ilarità generale.
Ho detto che il mio amico è defunto, ma per nulla credo che avesse voluto raccontare una sua inesistente conferenza alla Sorbona.
Il dato serio e più generale, interessante, ma di cui non ho il tempo di interessante è l'archeologia biblica ed il modo in cui si originò l'ebraismo nell'ambiente storico di allora, millenni prima di Cristo.
È una religione barbarica, feroce, che si è coniugata con il sionismo, ed insieme hanno dato vita al genocidio a cui stiamo assistendo!
Radici giudaico-cristiane? Per carità di Dio! Se davvero dobbiamo crederci, ridateci i nostri bei dei antichi, greci e romani, italici, i cui riti esosterici e la filosoa che vi era racchiusa non sono da meno dei contenuti intrinseci, etici e morali, che si ritrovano nel corso del cristianesimo, che per noi ha radici ellenistiche, non giudaiche!
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