giovedì, ottobre 16, 2025

Per loro, dire resistenza significa dire radicalizzazione

 Ormai non perdiamo di vista la Fetida Rassegna, che ci è utile perchè raccogliee riunisce quanto di peggio ogni giorno l'Hasbara produce. Ed è un'industria che mai cessa di lavoro, di produrre menzogne, inganni, manipolazione.

In un talk show credo oeri sera un palestinese è riuscito a dire che Hamas è stato regolarmente eletto nel 2006, e se è successo quel che successo fu perché chi aveva perso le elezioni stava organizzando un colpo di stato sul quale fu prevenuto. Da allora la situazione si è cristallizzata. Ma se tanto tengono alla storia, li seguiremo su questo terreno riaprendo i nostri libri di ricostruzione storica. Si vedrà che sempre falsificano, anche in materia storica.

Quanto alle esecuzioni di traditori è quanto mai curiosa la costernazioni di chi non ha scrupoli di sorta a uccidere chicchessia, anche un passante. La verità è che da sempre Israele si è servita di una rete di traditori interni al popolo palestinesi, non traditori per vocazioni, ma traditori ottenuti con corruzione, minacce, ricatti.

Se si legge il romanzo autobiografico di Sinwar, "Le spine e il garofano", si trovano descritte le tecniche di reclutamento e i casi in cui venivano scoperti.

Ve ne sono di questi traditori che vengono utilizzati anche in Italia, presentandoli in vari convegni, per far dire loro quanto sono cattivi quelli di Hamas e quanto sono buoni, santi, altruisti e virtuosi gli israeliani, che tanto amano i palestinesi, soprattutto se bambini con una testa da utilizzare come bersaglio per i cecchini.

• Questo poi è fissato con Hamas e la sua presunta rete in Italia, ignorando bellamente quanto da sempre è radicato in Italia il Mossad: vi è pure al riguardo un libro di Eric Salerno, che sto leggendo.

• Gli «amici di Israele», "rocciosi", che vivono in mezzo a noi, occupano i media, ma non sono nostri amici e che è bene conoscere per starne alla larga e per potersene difendere: se lo conosci, lo eviti. Non perdi nulla: non sono maggioranza nel paese, ma una sparutissima benché potentissima minoranza.

– «Israele ha vinto molte battaglie, ma non quella del racconto.» E no! Mio caro! Ha vissuto e prosperato, almeno da 80 anni a questa parte, proprio sul racconto, sulla Narrazione che ora crolla miseramente, e non sarà certo la tua forza mediatica a ripristinarla. Libri come «L'industria dell'Olocausto» fanno giustizia! Patetico questo Velardi! Uno "roccioso"... Duro quindi di testa e di cuore! ... Come no... La Civiltà del Genocidio con successo! Questo il nuovo apporto ebraico dato all'Umanità... E qui mi viene in mente Erdogan che poco dopo Piombo Fuso si era espresso al riguardo...

– «Israele oggi è uno Stato saldo, legittimo, irreversibile.» Non ha mai avuto e non avrà mai fondamento di legittimità. Si reggerà un altro stato, gli Usa, sorto pure esso su di un genocidio, avrà la forza di coprirlo in ogno suo crimine passato presente e futuro. Dopo non reggerà dieci minuti... È raro trovare di simili corbellerie, ma hanno un nome ed una firma!

• Prosegue l'attacco sionista alla dott.ssa Francesca Albanese, ed ogni giorno si fa sempre più scoperto, ma proviene dalla Fetida Rassegna che conta pressochè zero fuori della cerchia che l'ha partorita. Il sionismo sfacciato e disgustoso dei soggetti menzionati è di palmare evidenza: loro possono metterla come vogliono e come loro aggrada ma le cose stanno come stanno ed il giudizio che conta è quello dei milioni di manifestanti nelle piazze d'Italia e del mondo, un mondo che non è racchiuso dai quattro figuri che ogni sera occupano i salotti televisivi seprata dal montor dell'apparecchio ricevente: se potessero sentire i commenti non ja pagamento che vengono fatti sulle loro enormità! Orsini, Albanese... se vengono chiamati negli stessi studi, possono sentirsele dire in faccia le cose... Quanto a Liliana non se ne può dire nulla, e non potendosene dire nulla, è meglio non parlarne ed ignorarne perfino l'esistenza. Quanto poi alle comparazioni ed identificazioni abbiamo che il somaro pensa di essere un cavallo, e la gallina un'aquila!

• Et dulcis in fundo Boccuccia di Rosa!

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