giovedì, ottobre 09, 2025

Ancora giuggiolate sull'antisemitismo

Io non credo che l'uso strumentale dell'antisemitismo  gettato addosso oggi nella Fetida Rassegna a chiunque non si genufletta davanti agli ebrei e al loro Israele riesca a reggere ad un esame razionale. Forse lo scopo, allo stesso modo in cui Netanayu aveva interesse a sponsorizzare Hamas (che poteva anche legittimamente starci), è quello di produrlo ed alimentarlo un antisemitismo, per poter mantenere e consolidare per gli ebrei privilegi e riguardi e primi posti, che gli altri cittadini non hanno.

Non io che non ne ho voglia, ma qualcuno dovrebbe essere indotto a scrivere un volume di 1000 pagine per documentare la triplice distinzione fra antisemitismo (nasce dopo la rivoluzione francese e riguarda l'equiparazione dei diritto), antigiudaismo (nasce con la morte in croce di Gesù ad opera degli ebrei), antisionismo (si sviluppa in prevalenza nel Novecento dopo la Donazione Balfour, e dopo l'equiparazione di sionismo a razzismo).

Oggi a nessuno importa nulla degli ebrei in quanto tali. Tutti quelli che la sera ci fanno sentire nei talk show continuano ad essere genocidari, non provano nessuna empatia per le vittime prodotte da mano ebraica, non certo dagli esquimesi in trasferta, e spendono ancora una volta il ruolo delle povere vittime, che non possono passeggiare tranquilli per strada con la la kippah in testa. I conduttori televisivi reggono il sacco a questo sceneggiata perpetua.

Non so come finiranno i presunti piani di pace, ma ho poca fiducia, e credo che soprattuto noi che abbiamo popolato le piazze e le strade in questi giorni non dovremmo in nessun modo abbassare la guardia, ma aumentare in intensità le nostre voci e pretendere una sorta di Nuovo Tribunale di Norimberga e chiedere la caduta del governo di Giorgia e dei suoi Fratelli di Israele.

• Semplicemente non hanno vergogna, non me hanno mao avuto, e pensano di averla vinta, ripetendo all'infinito le loro cantilene, e faranno di nuovo le vittime quando le manifestazioni arriveranno sotto le redazioni dei loro centri di hasbara, con nessun altra arma che un cartello con i loro volto e scritto sotto: "al servizio della menzogna".

• L'isteria di Boccuccia di Rosa induce a dire con poca eleganza che la sua faccia è la replica del suo di dietro. Che si insulti quotidianamente gli italiani, come lei fa, non è cosa che possa essere perdonata e tollerata.

Idem.  A mettere in mutande Molinari ci ha pensato un suo pari, Formigli, il quale all'affermazione ripetuta ieri sera da Vespa, secondo cui il blocco di Gaza sarebbe stato dichiarato dall'Onu, a ben leggere il testo Onu, si parla di navi con trasporto di armi... cosa ben diversa, e che non vale per tutte le armi che Israele invece riceve. Quanto poi all'uso del web, che resta in mano ebraica, io pluricensurato da facebook ne sono la testimonianza. Di Molinari il primo ricordo che ho, sempre confermato, è di quando dagli Usa, appena uscito il libro in inglese di Mearsheimer e Walt, La Israel lobby e la politica estera americana, sarebbe stato subito demolito dalla critica. Falso è diventato un classico tradotto in tutte le lingue ed oggi ancora più attuale di allora quando uscì.

– Che vi aggredissero fisicamente è quello che ardentemente desiderate, per poter continuare a giocare con il vosto vittimismo che ormai non inganna nessuno. Nessuna persona appena un poco accorto vi torcerca mai un capello, passerà dall'altra parte del marciapiedi appena vede una kippah, perché sa bene che al minimo sbaglio scatta contro di lui la sanzione penale. Non sono vissuto negli anni della Dittatura, ma penso che vi fosse maggiore libertà, di cui prima del 1938 hanno beneficiato soprattutto gli ebrei. In realtà,  meritate solo... distacco e disistima, per non usare parole più forti.

– Siamo sempre ignoranti: non sapevo che l'equiparazione fra razzismo e sionismo fosse del 1967, e fosse dovuta all'URSS: mi andrò a documentare meglio. Io sapevo del 1975 quando un'apposita delibera dell'Assemblea dell'Onu equiparà razzismo e sionismo, poi ritirata durante la truffa degli Accordi di Oslo. Analisi come Atzmon dicono che il sionismo cessò nel 1948 con la creazione dello Stato Ebraico di Israele. Può essere. Ma in questo caso abbiamo che il razzismo che era implicito nel sionismo si è tutto riversato nell'ebraismo, per cui abbiamo una nuova equazione: razzismo = ebraismo, con il reciproco ebraismo = razzismo. Da cui anche l'affermazione fatta in Roma, in replica a Napolitano, pupazzo del Ghetto, che si deve essere antisionisti se non si vuole essere antisemiti.

– Hanno proprio rotto. Ormai possiamo e dobbiamo dirlo a voce alta: il7 ottobre è stata una false flag, al pari di tante altre nella storia. Ci ricrederemo quando sarà consentta una Commissione interazionelae e indipendente di inchiesta, cosa che il governo israeliano ha sempre respinto. Dobbiamo accettare le sue versioni passate come veline agli hasbaroti d'Italia e d'Europa. Certo ha comportato delle vittime... ma queste sono TUTTE ascrivibili allo stesso governo israeliano. Gli ebrei si piangano pure i loro morti, fatti in casa, da loro stessi.

– A far data dalla Shoah? Appunto! È su quella data che biosgna tornare ad indagare, liberamente, senza finire in carcere per la sola formulazione di domande e manifestazione di dubbi. Ma quello che ormai è evidente al mondo intero è che il genocidio ancora in corso a Gaza supera tutte le narrazioni che delle Shoah sono state fatte fino ad oggi. È un automatico riflesso di ogni normale cervello in grado di appurare che due più due fa quattro. È un processo logico che non potrà essere impeditoi mediatico indotto da 80 anni a questa parte.

– Dal Fiume al Mare di per sè soltanto, senza ulteriori specifiche, fatte da chi questa espressione la usa, non significa necessariamente che ogni ebreo in Israele della essere ricacciato in mare, da dove è venuto, senza essere stato affondato. Potrebbe significare uno Stato Unico che si chiama Palestina, come è stato per 2000 anni fino al 1948, e dentro il quale se ci riescono, con pari diritti e dignità, possono convivere musulmani, cristiani, ebrei, come era nel 1861.

– Sfacciatamente, senza contraddittorio, su un mensile ebraico, Maurizio le spara sfacciataente sempre più grosse, senza nessuno che lo contraddico. Qualche ingenuo che vi legge potrebbe crederci. È quello che disse proprio di me, nel 2009, Shalom: a nulla valse la smentita e mi stancai di avere a che fare con questo gente. Io sto qui... Quando verranno a prendermi,  come è stato minacciato... si vedrà!

– Mi sbaglierò, so di non saperne abbastanza, ma a me Hamas appare come un fulgido esempio di eroismo e di valore militare, al cui confronto i nostri Garibaldini sembrano dei poveretti, imbroglioni strumento degli inglesi.

– Mi astengo dal ribaltare e rimandare al mittente le espressioni su chi produce da semore bugie e falsità. Non vorrei che scattasse l'algoritmo di censura, ma spero che l'allusione sia chiara. In fondo non mi dispiace essere stato "cacciato" da facebook, e mi auguri che sempre più Utenti escano da quel Social, diretta dipendenza dal Pentagono e dal Mossad.

– Insomma, se i palestinesi si trovano, da 2000 anni in Palestina, è perchè sono dei marziani caduti dal cielo. Questo se ne deve concludere leggendo i testi dell'hasbara. Vogliono che ce ne persuadiamo, a colpi di codice penale! Con le buone o con le cattive.

– Si, il deicidio... e compagnia. Quanti danni ha fatto il papa polacco... Quello del fratello maggiore, che poi sarebbe stato Caino, ma rampgnato dal rabbino, corresse mettendoci un pezza: volevo dire frattello maggiore "nella fede", ma lo sa solo lui cosa significa la pezza aggiunta... Il fatto che sia stata vandalizzatal la statua di Giovanni Paolo II significa che una consapevolezza di massa si va estendendo fra cattolici ingannati dalla gerarchia ormai ampiamente infiltrata: in una visione monarchica accentratrice poco si cura dei fedeli cattolici: o ci stanno o se ne vanno.... Se ne stanno sempre più andando via...

– È vero: a) israele e tutti gli ebrei che vi si riconoscono sono colpevoli di genocidio; b) Hamas rappresenta i palestinesi ed era questo il risultato elettorale la prima ed ultima volta che in Gaza si tennero elezione, e così sarebbe anche in Cisgiordania se vi fossero elezione. Abu Mazen è soltanto un fantoccio di Israele, un quisling, cosa che tutti sanno, e che si ammette tranquillamente dalle stesse parti Israele e l'ANP; c) l'unico legame legittimo fra ebrei e terra era quello del 1861, quando gli ebrei autoctoni costituivano in 3,5 % della popolazione complessiva. I coloni sionisti venuto dopo sono solo invasori e occupanti.

– Questa storia del deicidio è stucchevole. Le religioni non sono associazioni che si costituiscono presso un notaio. Sono eventi metastorici che riguardano la metafisica. Non si possono sindacare i fondamenti dogmatici su cui sorgono, i loro fondamenti di Fede e le pratiche di culto. Il cristianesmi nasce in ambienete ellenistico e si oppone in modo assoluto e radicale al giudaismo. L'accusa di deicidio non è un'accusa davanti ad un tribunale, non ha valenza penale e giudidica, per cui si può lecitamente credere ai testi evangelici nella loro letteralità e non si devono censurarli arrampamicandosi sugli specchi. Al tempo stesso, in reciproca, si può prendere atto che nel Talmud ebraico, a quanto pare, la figura del Cristo è quellea di un ladro e malfattore messo giustamente in croce fra due altri ladroni, e sua madre Maria nient'altro che una puttana. Diversa è la considerazione per queste figura da parte degli islamici: Gesù e la Madonna sono figura venerate. Basta questa posizione intorno alla figura di Cristo per delimitare le tre diverse religioni monoteiste e quali possono essere i loro rapporti. La questione mi sembra molto semplice.

– Io questa influenza di Hamas sul web non la vedo. Hamas ha ben altro a cui pensare e i media sono per la gran parte in mano ebraica, da quando esistono. Posso solo ammettere che la corda è stata tirata troppo e davanti all'evidenza di un genocdio che nella storia non fu mai meglio documentato gli stessi media scoppiano in mano a chi li possiede. Posso ingannare e manipolare la gente, ma fino ad un certo punto... Quel punto di rottura è stato largamente superato.

– Che lo stato di Israele debba essere "distrutto" o "smantellato" da prima di Hamas lo dicono i "veri rabbini" di Neturai Kartam che discendono dagli ebrei autoctoni in Palestina... Non si stancano di ripetere che la creazione dello Stato ebraico è una bestemmia davanti a Dio.... Non vorrei sbagliare è rinvio su questo punto ai loro siti e ai loro documenti. Non è materia mia.

– "condurre la guerra"? Si dica piuttosto: portare a compimento il genocidio e la pulizia etnica. Quel che il mondo vede e non vuole.

– Se pericoli esistono per gli ebrei, valga il principio: chi è causa del suo male, pianga se stesso. Il proverbio «significa che una persona che ha causato il proprio danno o problema deve prendersi la responsabilità e lamentarsi solo con se stessa, senza colpevolizzare gli altri.»

– Gli ebrei possono vivere con le loro bugie, possono credere quel che vogliono. Nessuno li molesta. Il problema sorge soltanto quando essi pretendeno, reclamano che ci si debba attenere alla loro visione delle cose e descrizione dei fatti. allora sèche si crea la frizione. Ma finché i due mondi vivono separati, non vi è il rischio di uno scontro.

– Giorgo Napolitano fu un pupazzo nelle mani del suo consulente per il sionismo, di cui potrei fare il nome. Non ne capiva nulla di questa materia ed uno slogan messogli in bocca non valgono quanto le Summe di Tommaso d'Aquino, come si pretende. A smontarlo proprio su questa dichiarazione fu Ilan Pappe, che venuto in Roma non potà parlare alla Sapienza, nella mia Facoltà, e ci dovemmo rapidamente spostare in una sala d'albergo, dove il convegno boicottato e censurato si tenne. Era il gennaio del 2009, al tempo di Piombo Fuso, antefatto del genocido attuale.

– Lo Stato ebraico non potrà maiavere fondamento di legittimità perché basato sulla pulizia etnica e sul genocidio, sull'occupazione ed esprorpio di terre, villagi, case: il famoso Vad Shalem sorge su due villaggi palestinesi rasi al suolo. Il che è tutto dire...

– No! Non basta cavarsela addossando tutto a Netanayu... La responsabilità di cil che ha fatto ricade su tutti gli ebrei, dentro e fuori di Israele. Non prendiamoci per i fondelli.

– Al momento il rischio di non riuscire a sopravvivere è tutto palestinese! Tipica cecità ebraica: vedono se stessi, non l'altro, che non interessa.

– Le immagini delle vittime di Gaza, del Genocidio di Gaza, stanno lì a memoria perpetua di questa e di tutte le generazioni a venire. Se in Roma il museo della Shoah si farà dovrò includere queste immagini!

– Che faccio? Mando questo testo a Shalom? Diffido di ogni minimo contatto con questi signori. Saggezza dice: stare il più lontano possibile. Ho già avuto esperienza con loro e parlo a ragion veduta. È sufficiente comprendere i loro inganni e assumere antidoti contro i loro veleni.

• Tutti questi giornalai, se anzichè starsene al sicuro rintanati nelle loro redazioni, accettassero il confronto democratico, o la confutazione pubblica di ciò che scrivono diffamando, calunniando, mettendo i cattiva luce le ragioni di milioni di manifestanti che sono il popolo sovrano, alle origini di qualsiasi principio di diritto e legalità, verrebbero in un istante spazzati via dalla potenza del gettito d'aria che esce da un fischio, in questo caso ripetuto un milione di volte. È normale che il linguaggio, le espressione di un popolo in piazza sia un linguaggio per metafore: dire ti impicco, signor sionista, all'albero di Natale, non significa che nessuno sarà mai impiccato,  e nessuno è mai stato impiccato. La presunta violenza è tutt metaforica ed è il linguaggio ordinario di ogni manifestazione, di ogni slogan. In sede penale, va tenuto distito il linguaggio iperbolico, ostentatamente esagerato ("con un calcio nel sedere ti faccio arrivare sulla luna") dalla effettiva messa in esecuzione di un reato sanzionato da un codice penale. Ma ciò che maggiormente stride nei testi di questi giornalai è a fronte di una violenza immaginaria l'assoluta ignoranza, anzi copertura e complicita con una immane e reale violenza: quella del genocidio in corso a Gaza, per il quale questo giornalai possono venire additati come complici mediatici. E chissà che un giorno non debbano essere chiamati a risponderne! O per lo meno a poter rinfacciare loro ciò che oggi scrivono.

(testo scritto di getto e da purgare di refusi probabili)



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