domenica, ottobre 12, 2025

Le "gite" ad Auschwitz

Le polemiche di questi giorni vedono una ministra in carica che direi con scarsa intelligenza tira fuori le "gite scolastiche" che annualmente portano schiere di studenti ad educarsi ed istruirsi nei Lager tedeschi, o meglio polacchi, nel caso di Auschwitz.

Il genocidio in Gaza, non databile all'8 di ottobre 2023, ma riconducibile nella sua gestazione addirittura al 1882, pone problemi di comparazione con Auschwitz. Vi è ancora molta confusione e soprattutto un tentativo manifesto di negare per Gaza la definizione di "genocidio" per riservarla solo ad Auschwitz, e da qui gettare l'accusa di antisemitismo ai milioni di manifestanti che in tutto il mondo chiedono che cessi il genocidio di Gaza, il più documentato, in diretta ed in tempo reale, che mai vi sia stato nella storia, a differenza di Auschwitz, di cui vi è solo una Narrazione, che bisogna far apprendere per loro educazione ai nostri ragazzi con annuali "gite scolastiche", credo a spese del contribuente e non saprei con quale utilità.

Dicono che Gaza non è un genocidio, ma una ritorsione legittima a quello che invece sarebbe l'Olocausto 2.0, avvenuto il 7 ottobre 2023 e su cui dobbiamo accontentarci delle versione dello stesso governo israeliano, che rifiuta una commissione di inchiesta indipendente. Il "complottismo" parla di fake news e di false flag. L'attenzione è troppo alta per impedire le molte domande che si possono porre e che. richiedono una risposta.

Non si intende e non si vuol far intendere che quanto è successo e succede in Gaza mette in discussione tutta la Narrazione su Auschwitz che ci è stata fatta finora con i nostri ragazzi usati come cervelli da riempire e caratteri da condizionare. Io credo di avere abbastanza chiare tutte le questioni connesse ed aspetto che emergano da sole. Lo stesso vale nella confusione indotta fra antisemitismo, antigiudaismo, antisionismo. Se potessi, mi piacerebbe chiedere una definizione precisa di antisemitismo a tutte le persone che ne parlano e ne paventano l'insorgenza come il maggiore di tutti i mali possibili. Insomma, mi rendo conto della riluttanza ad affrontare il tema e mi pare di notare una precisa strategia mediatica di usare Aschwitz per cancellare la Nakba e Gaza, ma la fattualità spinge al processo inverso: l'evidenza fattuale ed attuale contro una Narrazione che è imposta per legge e sotto sanzione penale... A scanso di equivoci: di certo, qualcosa è successo, ma altro non si chiede che di potervi indagare sopra con i metodi scientifici della ricerca storica, senza sanzioni penali che una ricerca che deve essere libera.

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