Intendo dire che le loro argomentazioni, almeno quello che sono riuscito a sentire, non sono temibili su un iano storico e filosofico.
È facile de-costruirle, smontarle, respingerle. Possono raccontarsele a loro stessi, e fare finta di crederci, ma non possone venire da noi e misurarsi dialetticamente. Non li temiamo, e sono lro adesso che devono rispondere di un "genocidio" che non possono negare, perchè i corpi dei morti strazianto sono ancora lì ad accusarli, dentro e fuori di Israele, come dicono loro, e Palestina occupata, come diciamo noi.
Finora da almeno mezzo secolo, con la progressiva cancellazione della questione palestinese dal dibattito politico, le hanno impste con la forza, con l'occupazione di tutti i centri di potere e con il loro lobbismo. Ma adesso non si potranno mandare, non riusciranno, malgrado la presenza complici di Piantedosi, tutti quelli che a milioni sono scesi in ogni piazza d'Italia, e che incominciano a riscostrire la storia vera di ciò che è stato da 80 anni a questa parte.
Via via che vado leggendo libri recenti sulla Palestina, sugli orrori che vi si commettono nel tempo, e che non ci vengono resi noti, sommersi come siamo dall'hasbara che dà ben altra immagine della realtà, mi convinco che si regolano con noi come fanno con i palestinesi, con una differenza:
in Palestina occupano terre,
qui da noi vogliono occupare le nostre teste, riempiendoli delle loro narrazioni, ossia con le loro menzogne.
Se sappiamo respingere da noi le loro menzogne, contrastare i loro Campioni della Menzogna, che sono quelli fatti sfilare al Cnel, avremo dato un grande aiuto alla causa palestinesei oltre che a noi stessi.
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