stando a debita distanza.
Dalla Fetida Rassegna odierna apprendo di una annunciata adunata degli Ebrei d'Italia, una adunata nazionale, in Piazza Santi Apostoli, che è una piazza relativamente piccola, che si sceglie quando si sa di non poter contare su un grosso seguito.
Dopo il convegno all'UCEI, dove si sono esibiti i meglio Campioni che hanno, ora tentano la piazza, dove mi auguro non abbiano ad avere la minima contestazione: il loro vittimismo si sentirebbe oltre Oceano!
Mah!
Osservarli si deve, per il male che hanno sempre fatto e continueranno a fare, e da cui dobbiamo apprendere a difenderci nella forme giuste.
Il dato oggettivo li inchioda inesorabilmente: in Gaza vi è un genocidio a loro dovuto, che non può essere occultato o negato. Più passa il tempo e più aumenta la documentazione disponibile.
Più negano l'evidenza, più aggravano la loro posizione.
Noi non li perderemo di vista e non vi è censura di facebook o altri che possa fermarci e tapparci la bocca.
Intendiamoci: se ci andrò, e ne dubito, non sarà per fare la minima provocazione e mettere a rischio la mia incolumità. Quello che cerco di fare è solo di capire come funziona la loro testa, quali sono i loro inganni e quindi smascherali, chi i loro complici e manutengoli, quale la rete della lobby, quali le infiltrazioni nelle istituzioni, nel giornalismo, nella politica.
Hanno più mezzi, risorse finanziare illimitate, ma non sono per questo più forti ed imbattibili. Contro di loro avanzata un esercito imbattibile, come nella saga di Tolkien, l'esercito di coloro che furono, l'esercito dei morti da loro ammazzati, a Gaza, ma ancora prima, almeno dal 1936 (rivolta araba), e che aspettano giustizia, non nella Palestina occupata, ma qui in Italia, da dove sono partite le barche dell''Occupazione.
– Non sono "polemiche" quelle che rigardano Francesca Albanese, Sono "attacchi" (falliti) che provengono da una parte precisa: l'ebraismo italiano e quanti ne dipendono. È anche un bene che queste "polemiche" si sviluppano: la Lobby si trova costretta ad uscire allo scoperto e noi potremo prenderle note, per evitarli, come dice il proverbio: se lo conosci, lo eviti!
• Di certo Cerasa scienziato non è! Proseguono gli attacchi contro la Albanese, ma si ritorcono contro chi li lancia, giacché “la gente sta con Francesca", come dice un tassista nello splendido Podcast di Tintoria (due ore) interamente dedicato a Francesca Albanese. Era dove doveva andare quando a "In Onda" si è alzata per andare via, giusto quando quando. un tizio pronunciava il nome di Liliana, somma autorità in fatto di genocidio. Al riguardo, sulla presunta scienza di questa signora, Francesca ha osservato (dal minuto 20 al minuto 22 = "grandissimo rispetto", non c'è "mancanza di lucidità", che abbiamo riascoltato per la seconda volta): non è che se uno ha avuto o ha un cancro, io vado da lui per sapere cosa è il cancro. Vado da un oncologo... Ed è liquidata così questa Liliana, che ci sbattono sempre in faccia, facendoci perdere il controllo.
– L'«umanitarismo» è una truffa? Boh!
– Giuliano, tu quoque? Giuliano Amato (n. 1938, 87 anni) è stato Direttore del mio Dipartimento [insegnava Diritto pubblico dell'economia, se ben ricordo], e partito dalla CGIL ne ho seguito la fulgida carriera. Cerco di dirne il meno possibile. Ma se il suo riferimento è a quanto la Albanese ha detto a Tintoria (7 ottobre) non è quello che Amato gli attribuisce: è cosa diversa ed assolutamente ineccepibile. Qui il dott. Amato non dimostra proprio nessuna "sottigliezza” di ingegno e come uomo ormai di una certa età, direi lui, una scarsa "lucidità". Chi glielo fa fare? Tutta la carriera che poteva fare l'ha fatta! A cosa aspira ancora? A succedere a Liliana come senatore a vita? Di Amato qualcuno (Sartori?) ha detto che aspira sempre a delle cariche... Come riportato sopra, Francesca Albanese ha detto: se qualcuno (di qualsiasi età, giovane o anziano) ha avuto un cancro, non vado da lui per sapere cosa èun cancro, vado da un oncologo: non ha detto che Liliana è una rimbambita! Anzi nel Podcast ha delle parole di deferenza verso la persona... La definizione tecnico-giuridica di genocidio (con riferimento proprio a Gaza) è stata data organi istituzionali come l'Onu e le corti di giustizia, ed in più da associazioni di studiosi specifiche al tema... Quindi, caro Direttore, mi dispiace, ma quello che ha detto... alla "Festa del Foglio" (11 ottobre) si ritorce contro di te! Quanto poi all'accordo di "pace" (8 ottobre), se è quello di pochi giorni, fa, ebbene non è durato lo spazio di un mattino!
– Ho appena mandato un messaggio privato a Francesca Albanese, che spero legga, per comunicarle il fatto e dirle che a mio avviso vi sarebbero gli estremi per una querela. Ma è cosa che devono valutare i suoi avvocati... Io professionalmente parlando non sono un avvocato. Trattandosi di un Editoriale non credo però che il testo possa sfuggire alla dott.ssa Albanese, e quindi diventa inutile la mia segnalazione. In effetti, così è:
- - Questo il testo esteso ed integrale dell'editoriale di Cerasa, che non qualifico con gli appropriati aggettivi: l'attacco era concertato e vedo in Google che i soli giornali sionisti sono scesi a fianco del Foglio: il solito gruppetto! Quel che mi resta da capire è perché Giuliano Amato si sia prestato... Non posso dire di conoscerlo o di avere mai avuto con lui familiarità. Credo però che non mancherà la reazione: la gente, tutti noi, è per davvero con Francesca! Forse la strategia è quella che ho detto: spingere Francesca a sporgere querela e poi affidare la causa ad un giudice Sayan! O comunque speculare nelle more del procedimento giudiziario che va sempre per le lunghe, e logora... Secondo me, forse la cosa migliore è un bel Vaffa a tutti da parte di Francesca: se Liliana ritiene di essere stata trattata da "rimbambita", faccia lei causa, o si misuri in contraddittorio con la dott.ssa Albanese. Magari in una puntata di Tirata, per due ore di seguito: un confronto ed un contraddittorio, magari invitando lo stesso Giuliano Amato. Ci godremo lo spettacolo.
«Le polemiche maturate nelle ultime settimane attorno a Francesca Albanese hanno fatto discutere per una ragione buona e per una sbagliata. La ragione buona, naturalmente, è quella che riguarda ciò che la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati ha detto sugli ostaggi prima e sulla Segre dopo, e non bisogna essere degli scienziati della politica per capire quanto abbia avuto ragione Giuliano Amato a considerare le parole di Albanese su Segre come parole semplicemente infami (Albanese, come ricorderete, aveva detto che Segre non poteva essere lucida rispetto a ciò che succedeva a Gaza perché in quanto superstite dell’Olocausto su alcuni temi è troppo coinvolta emotivamente) e per capire quanto abbia avuto ragione chi ha fatto notare in queste ore che vergognarsi di parlare di ostaggi quando gli ostaggi erano ancora in cattività significava semplicemente voler considerare la strategia del terrore di Hamas come una strategia legittima per poter arrivare al raggiungimento di un sogno chiamato stato palestinese (dedicato a tutti coloro che per due anni hanno sostenuto che la guerra a Gaza non sarebbe mai finita perché Hamas non si sarebbe mai arresa: è successo).»
– Il più grande e grave errore della Nazioni Unite è di non avere ancora espulso Israele dall'Assemblea degli Stati: Israele non è uno stato; è una organizzazione "criminale" nel senso che Karl Jaspers aveva usato per indicare lo Stato Nazista: qui siamo ben oltre, ed assai peggio, a mio avviso. Altro che espellere la Albanese dall'Onu! Qui va espulso lo Stato di Israele e la sede stessa dell'Onu, se d eve e vuole ancora esistere, deve essere spostata da New York, dove non ha le garanzie che dovrebbe avere. Come è finita la Società delle Nazioni, per essere sostituire dall'ONU, ora la stessa sorte potrebbe toccare all'Onu, in ragione dell'impunità di israele, che ha comportato la distruzione di ogni principio di diritto internazionale, che come dice Tajano “conta fino a un certo punto": se ferma e non vale "sotto le mura di Gerusalemme", per citare l'infelicissima frase di Ugo La Malfa, sostenitore del sionismo, dottrina razzista, secondo una Risoluzione Onu del 1975.
– Non dico lui personalmente Cerasa, cosa che non si può dire, ma ciò che scrive è un testo "idiota" oltre che fattualmente falso, secondo la ricostruzione filologica che ne abbiamo fatto. Penso perfino che Cerasa si aspetti una querela da parte della Albanese, ma sicuramente è stato messo nel conto e non hanno limiti finanziari. È probabile che contino su un giudice sayan, che emetta la sentenza che vogliono. A pensar male spesso ci si indovina!
• Sono davvero curiose le esternazioni dell'Hasbara per l'esecuzione in Gaza di presunti "collaborazionisti", ossia spie e traditori. Su questo tema insistono e ne fanno propaganda. L'assurdo e grottesco è che questi scandalismi vengono da chi uccide abitualmente i negoziatori, e chiunque loro decidano, non importa se anche ci vadano di mezzi persone ci passaggio, o che nulla c'entrano con i loro propositi ed obiettivi criminali. È disgustoso. Ne prendiamo nota e non ci soffermiamo oltre.
• Batte in comicità la Litizzetto, che peraltro ho visto pochissimo, non riuscendo a sopportarla.
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