giovedì, ottobre 23, 2025

«Strappare di mano» qualcosa a qualcuno è un gesto violento! O no?

Nella Scorretta, già Fetida Rassegna sembrano non volerlo capire. A riprova si ricordo tutto il clamore suscitato quando Prodi tirò leggermente i capelli di una giornalista. Strappare un cartello di mano a qualcuno è forse meno violento? E se poi questo qualcuno reagisce, è legittima difesa?  I sionisti hanno in diritto legittimo di aggredire, cioè di difendersi, ma non di essere aggrediti a loro volta: sarebbe terrorismo, antisemitismo, Hamas!

Dalla descrizione dello stesso articolo riportato dalla Fetida Rassegna (dobbiamo gradualmente abituarci a sostituire Fetida con Scorretta) si evince che vi è un atto iniziale nella catena della "violenza" (embrionale e simbolica): il tentativo da parte di uno studente, diciamo sionista, di strappare ad altri dalle mani nientemeno che una "bandiera palestinese",  con il suo valore altamente simbolico: non era un'arma, non era uno dei fucili dell'esercito israeliano, pronto all'uso, ma era una "bandiera palestinese"! Dove era la minaccia? Perchè lo «Studente» pro Casella doveva strappare la bandiera palestinese al manifestante?

La ministra Bernini è anche lei un'agente della  Israel Lobby, in questi anni largamente presente nelle università italiane? Ce lo faccia sapere: siamo in grado di leggere e capire i suoi interventi! Nella catena della violenza esiste la provocazione che nel caso di specie è stata "violenta" ed è legittima la "reazione difensiva" a condizione che sia proporzionata, cosa che resta da accertare.

Lo stesso discorso del 7 ottobre: ammesso e non concesso che potesse esservi stata una "reazione", di certo non è stata proporzionata: alla morte di un Festaiolo non si reagisce con il genocidio di un intero Popolo! 

Il risveglio delle coscienze degli Studenti italiani prosegue e sarà tanto più legittimo quanto più esteso, e non vi è dubbio che sia assai più esteso delle contromanifestazioni di pochi sedicenti studenti ebrei, al massimo qualche centinaio in tutta Italia, considerato che il numero complessivo degli Ebrei in Italia è dato a 30 mila! Quanti possono essere i loro Studenti, che studiano in Italia, e non in Israele? Non bisogna essere matematici o demografi per immaginarlo! Ed è ipotizzabili che tutti gli studenti ebrei in Italia siano pro Genocidio?... Fantastico, mi è venuta!

• A chi ci insulta chiamandoci "propal" noi possiamo replicare loro: "progen", ossia Pro Genocidio! Se il prof Casella dice "propal" offende ed insulta, e gli si può replicare ProGen! La Bernini in quanto ministra deve lei chiarire se è ProPal o ProGen... Non dimentico la sua provenienza ed appartenenza politica e non dovrebbe dimentica cosa significa passare da componente di un partito ad una carica pubblica dalla quale esercita un'autorità su un'assai più ampia maggioranza che NON l'ha votata! Se vuol fare la ministra israeliana e sionista, si trasferisca in Israele ed inizi lì una sua nuova carriera politica! Avrà probabilmente maggior successo e seguito da quelle parti.

Non si può continuare con la demonizzazione cantilenante di un Hamas senza di volta in volta indicare la fonte e la natura della demonizzazione e delegittimazione! Non la si può dare con un presupposto condiviso, a prescindere, e senza bisogno alcuno di specifiche! Noi qui non stiamo prendendo difede di Hamas (che ci metterebbe in cattiva e pericolosa luce), ma continuiamo a dire che se a qualcuno si dice ladro, si deve anche dire cosa e a chi ha rubato! Per Hamas a noi non ci capita di leggerlo... Viene terroristicamente presupposto, e si minaccia che non ne è convinto.

Nova Festival: a parte i morti ammazzati, con o senza direttiva Hannibal, che assolutamente non vorrei vi fossero stati, ma qui a me la vergogna principale che sempre salta agli occhi, che è la prima cosa a cui mi viene da pensare, è come questi disgraziati e sciagurati abbiano potuto pensare di andare a fare la loro Festa (!) a ridosso del muro di un Lager, equivalente peggiorato di Auschwitz! 

L'Hasbara sta tentando di far apparire una stragrande maggioranza di Studenti Ebrei, dei quali viee negato il diritto allo studio, o il loro diritto di essere... progen! In Italia, libro di matematica o di statistica o didemografia in mano sono una infima ed inesistente ed insignificante minoranza di forse qualche centinaio in tutta Italia e di poche unità in ognuna delle 99 sedi universitarie (o quante sono) in Italia! Facciamo un poco di calcoli. Se gli Ebrei in Italia sono 30.000, e le sedi universitarie sono 99, dividendo il numero degli ebrei per 99, si ha 303 ebrei per ogni sede universitario, ma di questi 303 va poi fatto un ulteriore calcolo per noi impossibile: fasce di età, iscrizione o meno in un corso universitario, quindi verifica delle effettive posizioni (pro o contro il genocidio palestinese)... A noi viene una stima di qualche unità, decina, al massimo centinaia, ma non migliaia, come invece sono i manifestanti che si sono politicamente risvegliati dal torpore in cui erano tenuti dai media del mainstream!

A scanso di equivoci, voglio ripetere e ribadire che sono spiritualmente e culturalmente refrattario a qualsiasi forma di violenza verso chiunque e non importa da parte di chi! Ma non si può tentare di suscitare delle emotività empatiche per minime impercettibili presunte violenze verso singoli ebrei che a loro volta sono manifestamente e dichiaratamente solidali con un genocidio che è in corso! Non possono ostentare questa loro complicità morale e pretendere di ottenere applausi e non suscitare più che comprensibili reazioni!

E che "contraddittorio" volete con Francese Albanese? La sua Relazione sul genocidio, chiesta dall'Onu, l'ha consegnata all'Onu che gliela aveva commissionata! Chi la doveva scrivere questa Relazione? Un Giubilei? Fubini? Parenzo? Cerasa? Mieli? Giuliano Amato? La Albanese ha bendetto che accetta volentieri il confronto e contraddittorio, ma con persone competenti, non con assoluti somari! Nessuno di noi che sa di non sapere nulla di astrofisica, di medica, di ingegneria... pretende di confrontarsi con astrofisici, medici, ingegneri! Ah, già, Liliana, parla lei, e basta! A non accettare il contraddittorio, come pretesa blasfema e sacrilega è proprio una Liliana... che di anni ne ha 95! Ma basta che tirino fuori un "sopravvissuto" di 80 anni fa, e non occorre altro: il dibattito è chiuso ed i commenti sono disabilitati!

Gli ebrei sono un "popolo"? Ne siamo proprio sicuri? Se ne può dubitare? Vecchia questione che ora ci farebbe ancor più dilungare a riprenderla, ed abbiamo già superato il limite, e vorremmo chiudere la nostra analisi.

Povero collega Luca Nivarra! Gli ho già mandato la mia solidarietà, ma facebook mi ha censurato e scollegato da lui contro cui ormai si accaniscono sistematicamente. I docenti universitari che non sono filo-ebrei o filo-israeliani hanno finora condotto vita grama nelle università. Ne son qualcosa per esperienza diretta. Chi non è filo-ebreo o filo-israeliano secondo loro NON dovrebbe o potrebbe insegnare né nelle scuole né nelle università: in modo ricorrente e sistematico viene chiesto dall'associazionismo ebraico e trova molti politici e parlamentari che ne accolgono le richieste, e varano disegni di legge. Chi ha in animo una sia pur lieve critica verso Israele, lo deve nascondere, se vuol far carriera!

Un Davide Parenzo è un... incompetente tale che proprio non riesco a capire a quale titolo pretenda di parlare in una Università! Per farla breve, e per chiudere, basta sostituire «Stato Nazista di Germania» (1933-1945) con «Stato Ebraico di Israele» (1948-2025) e tutto dovrebbe essere immediatamente chiara, tenendo presente che comparativamente il secondo è peggio del primo! Questo in facebook non lo possiamo dire: speriamo che qui Google proprietari di Blogger ce lo lasci dire! Naturalmente, lo possiamo argomentare e dimostrare, se non pare sufficiente quanto abbiamo già detto.

Nelle università ci sono professori ebrei, piuttosto numerosi, che dicono la loro, cosa che hanno sempre fatto, in posizione di predominio. Mi rendo conto che oggi possano trovarsi in qualche imbarazzo... Ma finché fanno quello per cui sono pagati, non dovrebbero riscontare problemi. Se poi si qualificano come comuni cittadini, ognuno dovrebbe avere diritti a dire la sua, trovando consensi o dissociazioni.

Confronto nelle università? Ma che *** dice costui! Come si chiama? Finora avevamo letto il solo testo. Si chiama Nathan Greppi ed è un ebreo che scrive su Bet Magazine, una rivista ebraica. Ci fermiamo qui. Ce ne siamo occupati pure troppo! Ci siamo soffermati perché trattava delle università dove abbiamo trascorso i nostri anni di vita dal 1970 al 2016. E questo tema ci interessa sempre in modo particolare e personale. Bocciamo il testo ed il suo autore!

A volo d'uccello la restante Fetida Rassegna:

Povera Germania! Il Tizio che scrive (Giulio Meotti) ha lucrato ben due copie del libro di RP Sieferle, "Finis Germania", con la scusa che avrebbe dovuto recensirlo, inclusa la mia Presentazione, il testo di Sieferle (i tedeschi come un "popolo di polli"), e l'amplissimo saggio in postfazione del compianto traduttore Francesco Coppellotti... Se ne è ben guardato! Avrebbe dovuto confrontarsi con me, e con Coppellotti! La condizione della Germania uscita dalla disfatta del 1945 è penosissima! I tedeschi hanno regalato perfino dei sommergibili al Israele, con un flusso ininterrotto di denari: della Colpa del Tedeschi hanno fatto una Miniera! Sinteticamente: Se la Germania e i tedeschi che vi abitano e vivono oggi si riconoscono responsabili di un primo genocidio, oggi possono aggiungere al loro curriculum un secondo genocidio, che supera largamente il primo: quello di Gaza! Evviva il "lavoro sporco"!

Capezzonata di giornata! Il pensiero è semplice: siccome ora c'è la pace, pace è fatta, ragazzi smettete di fare manifestazioni per le piazze e strade di Italia, nelle scuole e università, tornate a casa e dimenticate tutto, e tutto ritorni come prima: non è successo niente e nessuno deve essere chiamato a pagare!

Ipocriti e falsari! Altamente ipocriti darsi pensiero dei traditori palestinesi che scoperti vengono giustiziati. La pratica della produzione di spie è ben nota e fra l'altro descritta nel romanzo autobiografico  di Sinwar "Le spine e il garofano". Attraverso ricatti, corruzione, torture... da sempre il Mossad dispone di na larghissima rete di spie, anche nella stessa famiglia! Tristissimo. Ma di certo a questo signori non interessa la libertà dei dissidenti, guardo caso filo-israeliani!

• Ma quale piano di pace! Un piano di intrighi ed inganni con l'obiettivo costante del genocidio e della pulizia etnica, che non viene mai meno!

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