Post XI: da 52.51 al minuto 54.20 - Fonte: Radio Radicale = Manifestazione nazionale: "Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei", Roma, 30 ottobre 2025, ore 19:00 - Durata: 2 ore e 3 minuti. -
• Parla Walker Meghnagi.
– Esordisce dicendo di essere italiano in una piazza italiana.
– Dice di essere ebreo e di essere "orgogliosamente sionista": e pace all'anima sua! 
Alla risultanza delle nostre analisi il sionismo è "primatismo razziale a carattere globale", dove il globale significa che questo primatismo razziale non si localizza necessariamente in Israele, cioè nella Palestina occupata che è stata rinominata Israele ma che per me resta sempre Palestina, anche se per comodità espressiva uso anche il termine Israele: non mi formalizzo. 
Dicevo non solo in Israele, ma in ogni luogo dove si trova un ebreo che dice di essere 
"orgogliosamente sionista".
E dunque anche in Italia, a Milano!
A Venezia gli studenti hanno gridato: "Fuori i sionisti dall'università".
Non possiamo trascurare il significato da dare al termine sionismo: razzismo o no! E chi lo decide il senso da dare? Ognuno è libero di dare il significato che meglio crede e di regolarsi di conseguenza?
La mia analisi del sionismo molto deve a Gilad Atzmon, ex ebreo ed ex israeliano, che nato in Israele, lasciò per sempre quella terra dicendo che era stata sottratta ingiustamente ai palestinesi e lui non voleva convivere con quel crimine nella coscienza. 
A mio avviso, è un problema di coscienza che dovrebbero porsi tutti quelli che vivono in Israele e si dichiarano cittadini israeliani.
– Non è uno qualunque, ad essersi professato "orgogliosamente sionista"m ma è il Presidente (!) della Comunità ebraica in Milano, meno numerosa di quella romana, che da sola assomma alla metà di tutti gli ebrei d'Italia.
– Io non so quale comprensione questo signore, Eletto Signore, abbia del sionismo, cosa pensa che sia. 
Lo posso sapere da quello che dice. 
E non dice molto, perché parla appena un minuto, assai meno del suo collega, il Presidente Fadlun della Comunità ebraica romana. 
Ma riprendiamo a far scorrere il nastro e vediamo cosa ne possiamo desumere.
– E continua: "siamo tutti sionisti"! 
Tutti chi? Tutti i 26.000 ebrei italiani? Dunque 26.000 razzisti in Italia? Amen! 
Fatecelo chiaramente ed univocamente sapere!
– «Siamo in tanti», dice. 
Ma dove in tanti? In piazza Santi Apostoli non ci sono certamente 26.000 razzisti! 
Forse 400, ma mettiamo pure 2.000! 
Dovremmo poterne conoscere il numero effettivo perché sono una potenziale minaccia per ognuno di noi!
– Dice di "aver bisogno di tutti voi", riferendosi a quelli che sono in piazza.
– Purtroppo, non dice altro! 
Ed il discorso mi sembra alquanto stupido e non significativo, non utile per le nostre analisi. Probabilmente non ha nessuna consapevolezza della problematica insita nella sua dichiarazione di essere "orgogliosamente sionista": intende dire che vuole che venga ucciso fino all'ultimo palestinese che ancora si trova vivo in Gaza? 
O, più generosamente, espulso e sparso per i quattro angoli del mondo? 
Questa concezione si è affacciata nella micro-intervista con un partecipante nella piazza, prima che la giornalista venisse allontanata da un poliziotto! I parlamentari apparsi sul palco se ne assumono la responsabilità. Lo terremo bene a mente! 
In piazza era data la presenza di Renato Brunetta e di qualche altra personalità che non è voluta salire sul palco. 
Presenza in piazza significa adesione alla manifestazione?
Una delle ragioni per cui non ci sono andato era proprio perché la mia presenza non avesse a significare questo. Ci sarei andato, come la giornalista, solo per documentazione, ma poteva essere pericolo farlo. È stato saggio non esserci andato. E purtroppo questo mese denso di eventi non sono stati in molti luoghi dove avrei desiderato partecipare, eventi di significato diamentralmente opposto alla manifestazione "sionista" di Piazza Santi Apostoli.
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