Mentre ero in macchina ho ascoltato una notizia di cui non in questo momento l'equivalente digitale. Buttiglione avrebbe dichiarato – se ho sentito bene – che si deve ormai considerare concluso in ciclo di Berlusconi. Non sono di questo avviso, ma provo un grande disappunto per ciò che Berlusconi poteva essere e non è stato. Appunto perché fuori della politica come professione, fenomeno che ha creato un ceto di gente che con la politica ha fatto la sua fortuna e che è la vera palla al piede del sistema Italia, appunto perché fuori da tutto questo e ricco del suo, che non ritengo frutto di rapina come intendono far credere i suoi detrattori, egli avrebbe potuto dare impulso ad un profondo rinnovamento del sistema Italia. Solo lui poteva produrre una svolta autenticamente liberale. All'inizio, il suo breve idillio con i radicali aveva fatto sperare in ciò. Ci si sono messi di traverso i Buttiglione e l'armata sanfedista. Berlusconi ha creduto nel potere più forte rappresentato dalla gerarchia ecclesiastica. Non ha avuto il coraggio di mobilitare la società civile. O forse realisticamente ha valutato che con le forze in campo non avrebbe potuto farcela e che quindi doveva scendere a compromesso con i vecchi poteri.
Può essere. La partita non è ancora chiusa. E credo che Berlusconi sia sempre meglio di Buttiglione. Io penso che se fin dall'inizio il Cavaliere avesse lui rotto con i Follini e compagni avrebbe altrove guadagnato i pochi punti degli UDC, che prosperano come delle sanguisughe su un corpo altrui. La previsione non è il mio mestiere. Certo non mi riconoscono nel retropensiero di Buttiglione e farò la mia piccolissima parte se il processo di costruzione del partito unico decollerà e se ciò comportera una strutturazione democratica dell'aggregato politico oggi detto del centro destra o Casa delle Libertà, dove Libertà sta più un vessillo retorico che non una vera prassi ed una vera sostanza.
Può essere. La partita non è ancora chiusa. E credo che Berlusconi sia sempre meglio di Buttiglione. Io penso che se fin dall'inizio il Cavaliere avesse lui rotto con i Follini e compagni avrebbe altrove guadagnato i pochi punti degli UDC, che prosperano come delle sanguisughe su un corpo altrui. La previsione non è il mio mestiere. Certo non mi riconoscono nel retropensiero di Buttiglione e farò la mia piccolissima parte se il processo di costruzione del partito unico decollerà e se ciò comportera una strutturazione democratica dell'aggregato politico oggi detto del centro destra o Casa delle Libertà, dove Libertà sta più un vessillo retorico che non una vera prassi ed una vera sostanza.
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