Non so se costituisce odio dire "fetida" Rassegna Stampa Sionista. Lo chiederò al Censore Google. presso il quale pende un Ticket (non do qui il numero). Lo scopo è quello di rendere subito evidente la dissociazione dai contenuti sempre presenti in questa Rassegna Stampa. Se la censura Google non lo consente me ne farò consigliare uno che renda però chiara la distinzione e contrapposizione sistematica e di principio: brutta, non lodevole, birichina... ce lo dica Google quali termini possiamo usare per esprimere il nostro pensiero, e non dover sottoscrivere il pensiero del Censore, che abbiamo bene capito, dove vuol spingere, ma dove noi assolutamente NON vogliamo andare, anche a costo di rinunciare al servizio, ed ad attivarne uno nostro a pagamento.
Premesso questo, veniamo al merito...
Ho già detto ripetutamente dell'uso strumentale ed ipocrita dell'addebito fatto ad altri di "odio"!
Lo si fa IPOCRITAMENTE perché si sa che ne è stato fatto assurdamente un titolo di reato.
Tu mi odi, ed io faccio tutto il possibile, per indurti ad odiarmi, e così posso denunciarti perché tu mi odi. Quindi: o ti mando il galera se persisti, o ti redimi e viene a baciarmi il ***
Non vi è ormai chi non abbia capito questo giochetto.
E voglia il cielo che lo capiscano, a loro difesa, le piazze di questi giorni, e che vadano a chiedere l'abrogazione di tutte quelle legge e leggina che in sordina durante questi anni ad opera di una Lobby innominabile hanno ristretto i nostri spazi di libertà, di pensare, di esprimersi, di manifestare, di fare critica politica nel linguaggio del popolo, e con il linguaggio del popolo.
Detti questo, se di complicità si vuol parlare, la prima complicità da analizzare è quello con il "genocidio" (sic!), che è in Gaza sotto gli occhi del mondo intero e che anche giuridicamente e normativamente è stato definito genocidio. Comprensibilmente, da parte del genocidario o dei suoi fan e sostenitori in Italia questo termine viene respinto per una valanga di conseguenze che derivano e che vengono facilmente dedotte ancheda persone di limitata istruzione e cultura, ma appena capaci di un minimo di raziocinio.
OSSERVAZIONI SUL TESTO, pubblicato in Libero:
1. Sarebbero stati un milione i partecipanti alla manifestazione di ieri, secondo gli organizzatore, ma anche solo 400.000 secondo la polizia, è sempre un numero di partecipanti, di popolo italiano, che MAI si è visto proprio. Quello in piazza era il popolo italiano "in presenza reale", che secondo una certa dottrina, significa con "potere costituente: quel che fa è legge, che non può essere invalidata dagli omuncoli che pretendono di rappresentare il popolo italiano ed invece lo tradiscono.
2. Su singoli limitati incidenti ovvero atti vandalici, io in genere penso che si tratti in primo luogo di agenti (della Digos, del Mossad, di soggetti terzi interessati al sabotaggio e fallimento della manifestazione). Ma se così non fosse, la responsabilità degli atti compiuti (vetri rotti, scontri con polizia) o delle scritte sui cartelli va imputata ai diretti singoli Autori. Non è compito dei restanti un milione meno dieci, cento, mille fare dare da censore e repressore di frange minoritarie... Quanto più una manifestazione è imponente e partecipata tanto più è plurale, comprendendo una vasta gamma di idee e posizioni che verranno successivamente a confronto, stabilendo le linee guida di quello che sarà il Movimento in itinere.
3. Quanto al mitico 7 ottobre i Signori della Comunità Ebraica (in Italia al massimo 30 mila persone, a fronte di un milione di manifestanti) si tratta di evento le cui caratteristiche non sono state dichiarate da una Commissione d’inchiesta indipendente. Ne sappiamo quel che al governo israeliano torna comodo dirne. Un governo che uccide i giornalisti affinché non possano documentare ciò che Israele fa, ed a cui gi Ebrei milanesi si richiamano e sostengono. In ogni caso, non vi è proporzione e relazione o giustificazione fra ciò che il 7 Ottobre è accaduto e ciò cha dall'Otto Ottobre fino ad oggi è seguito. È filologicamente corretto dire che da quella data ha inizio l'ultima fase della. secolare Resistenza Palestinese. Per il Diritto che tutti riconosciamo la Resistenza di un popolo all'Occupazione e all'Invasione è legittima, il Genocidio NON è legittimo e non è riconosciuto da nessuno. Le manifestazioni di questi giorni, e quelle che seguiranno, intendono opporsi al Genocidio del popolo palestinesi, ovvero a chi il Genocidio lo sta compiendo ed a tutti i suoi complici, in qualsiasi forma siano complici.
4. Ad oggi, da parte della Comunità ebraica italiana, che dovrebbe chiarire di quale popolo si ritenga parte, non mi è capitato di leggere nessuna attestazione di empatia, sincera e convincente, per e donne e bambini, migliaia di migliaia, uccisi ed affamati da parte degli ebrei israeliani, forse anche con doppia cittadinanza.
5. È curioso ed irritante il modo di pensare e ragionare di questi Signori. Per loro tutto l'universi si divide in Destra e Sinistra, e tanto la Destra quanto la Sinistra devono essere bipartisan a loro servizio. Un milione di manifestanti devo subire tirate di orecchie da parte dei deputati o dirigenti di partito di destra o di sinistra che siano. I manifestanti sono visti alla stregua di mandrie di animali che devono essere tenute a bada e ricondotte nei recinti. In realtà, destra e sinistra orami da parecchio tempo hanno cessato di avere significato. Non lo può capire chi ha sempre esercitato il suo lobbismo su parlamentari sia di destra che di sinistra: pecunia non olet, per costoro. E la Pecunia pretende che le si obbedisca.
APPENDICE:
«... ti ammazzo, e ne gioisco»: un quadro del Sistema Israele in questa conversazione di Umberto Pasquali.