mercoledì, novembre 19, 2025

Per chi abita in Roma, il 27 novembre 2025, Incontro sulla Palestina

 Apprendo di questo evento, dove penso di recarmi. Non sono tra gli organizzatori, e penso di recarmici come pubblico. Darò conferma dell'evento il giorno prima: in Roma non si può mai sapere se un evento annunciato  che riguarda la Palestina avrà poi luogo. In genere, interviene la Comunità ebraica per impedirne lo svolgimento. È già successo numerose volte e ne sono stato testimone.

Se del caso ne parlerò al ritorno. Chi volesse venire, può essere un'occasione di incontro.



Esiste anche una Unione delle Comunità Palestinesi in Europa!

La quale si è riuscita a Madrid il 16 novemre ed ha emesso un suo Comunicato qui ripreso da Invicta Palestina e che riportiamo integralmente.

Dichiarazione finale rilasciata dalla sesta conferenza dell’Unione delle comunità e istituzioni palestinesi in Europa

Con lo slogan “Insieme affrontiamo il genocidio, sosteniamo la fermezza e costruiamo ponti di ritorno”, si è tenuta a Madrid, in Spagna, la Sesta Conferenza dell’Unione delle Comunità e Istituzioni Palestinesi in Europa. La conferenza si è conclusa con la pubblicazione della sua dichiarazione finale, il cui testo integrale è riportato di seguito:

Madrid – 14-15 novembre 2025

La conferenza si è tenuta in un clima di elevata responsabilità nazionale, in concomitanza con l’aggressione in corso contro Gaza e l’escalation dei crimini di occupazione in Cisgiordania e a Gerusalemme. Ciò ha conferito ai suoi lavori un carattere militante e storico, riflettendo l’entità della sfida che il nostro popolo deve affrontare in patria e nella diaspora.

All’inizio dei lavori, la conferenza ha reso omaggio al popolo palestinese in patria e nella diaspora, al popolo tenace ed eroico di Gaza che affronta una guerra di sterminio sistematica e incessante da oltre due anni, alla Cisgiordania che resiste fermamente agli attacchi dei coloni e all’aggressione crescente, alla giudaizzazione e all’espansione degli insediamenti, a Gerusalemme che è soggetta a sistematici attacchi e alla profanazione dei suoi luoghi santi, e ai territori palestinesi occupati all’interno di Israele che affrontano continue politiche di repressione e discriminazione razziale. La conferenza ha inoltre reso omaggio alle comunità palestinesi in tutto il mondo, in particolare in Europa, che hanno continuato il loro lavoro in difesa dei diritti del popolo palestinese e della sua giusta causa, e nel sostegno al movimento di solidarietà internazionale.

La conferenza ha espresso il suo più profondo orgoglio e rispetto per i martiri del nostro popolo, che hanno irrigato il suolo della patria con il loro sangue puro, per gli eroici prigionieri nelle carceri dell’occupazione e per i feriti che hanno sopportato sofferenze in difesa della dignità della Palestina e del diritto del suo popolo al ritorno, alla libertà e all’indipendenza.

La conferenza ha reso omaggio ai movimenti di solidarietà in tutto il mondo, in particolare in Europa, che si sono schierati al fianco del popolo palestinese e hanno contribuito a contrastare la guerra di sterminio e i crimini dell’occupazione.

Durante i suoi dibattiti, la conferenza ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale si impegni per porre fine all’occupazione del territorio palestinese occupato, che costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale. Ciò include la fine della realtà imposta alla Striscia di Gaza e l’obbligo per la potenza occupante di adempiere alle proprie responsabilità legali ai sensi del diritto internazionale, tra cui la revoca dell’assedio imposto alla Striscia, l’apertura del valico di Rafah e il permesso di ingresso di tutti i beni di prima necessità senza restrizioni o condizioni.

La conferenza ha affermato che le operazioni di soccorso devono essere gestite esclusivamente dalle istituzioni palestinesi e dalle agenzie delle Nazioni Unite, e ha respinto qualsiasi interferenza da parte di istituzioni gestite dalle potenze occupanti o straniere.

L’Unione ha affermato il suo pieno sostegno all’unità nazionale palestinese e ha sottolineato che l’amministrazione della Striscia di Gaza e i suoi affari interni sono una questione puramente palestinese, senza alcuna tutela o interferenza esterna.

La conferenza ha riaffermato il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, alla libertà e all’indipendenza.

La conferenza si è impegnata a contrastare la normalizzazione con l’occupazione e a contrastare l’ingerenza israeliana negli affari europei. Ha sottolineato la necessità di recidere tutti i legami politici, militari, economici e culturali con l’entità sionista, compresi i boicottaggi accademici ed economici.

I partecipanti alle sessioni della conferenza hanno discusso le modalità per sostenere la fermezza del popolo palestinese sulla propria terra, i meccanismi per affrontare i crimini dell’occupazione nei forum europei e per attivare il ruolo palestinese in Europa a livello politico, mediatico e legale.

La conferenza ha esaminato il lavoro dell’Unione tra le due conferenze e le precedenti risoluzioni. È stato eletto un nuovo Segretariato Generale dell’Unione, guidato dal Dott. Salah Zaqout. La conferenza ha approvato un programma d’azione nazionale che includeva compiti esecutivi per la fase successiva, volti a rafforzare la presenza palestinese in Europa e a sostenere la lotta del nostro popolo per la libertà e il ritorno. Ha adottato una strategia d’azione per la fase successiva e ha ribadito quanto segue:

Affrontare il genocidio nella Striscia di Gaza e le sue ripercussioni con tutti i mezzi di lotta.

Impegno a contrastare la normalizzazione con l’occupazione e a contrastare l’ingerenza israeliana negli affari europei.

Necessità di proseguire gli sforzi per recidere tutti i legami militari e politici con l’entità sionista e imporre un boicottaggio economico, culturale e accademico dell’occupazione sionista.

Riaffermando il proprio impegno a proseguire la lotta nelle arene europee in difesa della giustizia e della libertà.

Espandere la propria presenza e influenza nel sostenere la fermezza del nostro popolo.

Intensificare gli sforzi per chiamare le autorità di occupazione sionista a rispondere delle proprie azioni a tutti i livelli politici e militari, garantendo giustizia alle vittime del nostro popolo palestinese e ponendo fine alle sofferenze del nostro popolo a causa del genocidio.

Gloria ai martiri, libertà ai prigionieri e una pronta guarigione per i feriti… e il diritto al ritorno è inalienabile.

Unione delle Comunità e Istituzioni Palestinesi in Europa

Madrid – 16 novembre 2025

martedì, novembre 18, 2025

Greta a Verona

Non si tratta di "par condicio" come la Fetida Rassegna pensa debba essere. Per convincersene basta mettere al posto dello Stato Ebraico di Israele 1948-2025) lo Stato Nazista di Germania (1933-1943), ed al posto di Aschwitz (1943-45) la prigione a cielo aperto di Gaza (2026-2025) e nessuno avrebbe esitazioni di sorta. Ogni università d'Italia ha autonomia decisionale. Può darsi che all'università di Verona l'influenza della "lobby ebraica" o della "Israel lobby" sia più forte e radicata che altrove. È un buon indizio da cui partire per indagare. Il libro di Pinotti sulla Lobby Ebraica, che ho iniziato a leggere incomincia a deludermi. Più che un libro "sulla" lobby mi sembra essere un libro "della" lobby per tutelare se suessa e demonizzare i possibili critici. Quanto a Verona cercheremo di saperne di più. L'inchiesta sulla Lobby la stiamo facedo noi più che non Ferruccio, il quale ci ha scitto sopra un libro.

– Non è detto, però. Oggi è martedi, Greta è attesa per venerdì. Gli studenti di Verona hanno tutto il tempo per una mobilitazione: se il Rettore non toglie il divieto, certamente troveranno una sede alternativa, ed al Rettorato resterà lo scorno, il demerito: sono forse a sostegno del genocdio in Gaza? Dovranno dirlo chiaramente ed avranno poco da nascondersi con pseudoargomentazioni che non convinceranno nessuno.

– E che c'entra qui la par condicio? Mica Greta è candidata ad elezioni regionali o comunali! Mica gli Studenti sono il lista! Di "tecnico" non vi è nulla!

– «Sono gli stessi antagonisti che negli stessi atenei vietano di parlare a chi non la pensa come loro.» Già! E voi come la pensate? Siete dei progen? Ossia a favore del genocdio in Gaza, del "lavoro sporco" che qualcuno dovrebbe fare in vostro nome? Non c'è bisogno che lo diciate: è nei fatti! Fatti concludenti!

– «Alla Sapienza di Roma hanno vietato di parlare perfino a Benedetto XVI.» Sono fra i colpevoli, oggi pentito, che allora non volevano che il papa tenesse la Prolusione inaugurale, che ha un significato tutto particolare. Era in difesa della laicità della Sapienza. Poi hanno daro un honoris causa ad un ebreo, con la motivazione che non avendo potuto terminare le scuole ellementari perchè colpito dalle leggi del 1938... Quindi poco più che analfabeta, ma insignito di honoris causa... Io subito pensai: e chi a otto anni fu mandato a lavorare?  Non si trattava in ogni caso di non poter parlare: poteva farlo nellacappella interna alla Università. Di norma una Proluzione veniva fatto da un docente della stessa università e riguardava temi scientifici... Poi hanno fatto venore pure Barroso! Era diventato un fatto pubblicitario! Non più un bilancio di natura sceintifca riguardante le attività della stessa università!

• Ben vengano le contestazioni a tutto ciò che reca il nome di Israele! Se lo si fa a torto per la Russia, con il patrocinio del governo, a maggior ragione le si possono e devono fare contro Israele! Non si può proprio qui ammettere così sfacciatamente il doppio standar!

lunedì, novembre 17, 2025

Una buona mossa per far gettare la maschera

In realtà, gli ebrei della Palestina occupata e fuori non hanno mai voluto uno stato palestinese. Non è contemplato nello statuto del sionismo, prima ancora che nello statuto di Hamas venisse inserito la cancellazione dello stato di Israele. È da sempre una commedia degli inganni che il genocidio rede trasparente. La mossa di Hamas, cioè depongo le armi, se riconosci ed consenti la creazione dello stato di Israele, è seguita dall'immancabile rifiuto, come si legge nella odierna Fetida Rassegna. Esilarante: loro, cioè l'entità sionista «sono uno stato di diritto»! Le solite rappresentazioni di parte per le qualinoi aspettiamo le verifiche dei fatti, ma non ci si risulta che siano stati stracciati gli accordi fra Arabia Saudita e Iran, dicui nella fetida rassegna on si fa menzione alcuna, ma si aspetta l'avallo ulteriore del Patti di Abramo che significano l'affossamento di ogni ipotesi di stato palestinese. Oggi il consiglio di sicurezza dovrebbe approvare il cosiddetto Piano di Pace escogitato da Trump. Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori. Attenzione! Non posso saperlo, ma sospetto che gliarticli dellaFetida Rassegna siano spesso dettati dal Mossad, o comunque esprimono sempre gli orientamenti dell'Entità sionista.

Odio, niente altro che odio, odio santo, avallato e protetto se indirizzato verso i cittadini eitaliani o europei di religione islamica, ma subito criminalizzato e represso si si invece si tratta di qualche sia pur lieve critica ad Israele. Questo è l'andazzo al quale non prestiamo soverchia attenzione.

• L'Occidente, ossia l'occidentalismo è il contraltare dell'orientalismo di cui aveva magistralmente parlato E. Said.  Non esiste allo stesso mondo in cui non esisteva e non esiste l'orientalismo! È miserabile il tentativo di ingabbiarci in un concetto identitario che non ha nessuna rispondenza con la realtà: io sono uno del Sud! Anche se di un Sud magnogreco da cui malamente viene estratta l'idea di Occidente, che nella sua realizzazione storica, l'Impero britannico, o anglosionista, è qualcosa da cui discolparso chiedendo perdono ai popoli che sono stati oppressi e sterminati dai Civilizzatori.

• Possono aversi su Arafat valutazioni politiche contrastanti, ma non è da dubitare che fosse un giusto rappresentante del suo popolo e che merita di essere ricordato, al pari e non meno dei nostri Garibaldi, Cavour, Mazzini, Vittorio... Messo a confronto coni criminali genocidari israeliani non dovrebbero esservi dubbi di sorta su chi scegliere.

Non si vergognano!

• La sicurezza in Italia esiste se si tratta di difendere i muri di qualche edificio ebraico dai rischi di possibile imbrattamento. Non esiste se si tratta di difendere cittadini italiani non di religione ebraica. Detto in soldoni!


domenica, novembre 16, 2025

CUFI. Allucinazioni americane: il mondo che chiese cristiano-sioniste: 1. Il cufi

 Per allargare il nostro spettro di analisi del sionismo decidiamo di analizzare direttamente non più lo sparuto ed insignificante cristiano sionismo che si trova presso di noi raccolto dal sito in lingua italiano “Notizie su Israele”, ma di accedere direttamente al centro dell'Impero, attingendo alla Intelligenza Artificiale che ci ha indicato le principali chiese di questo genere, che hanno loro siti accurati, e fornito di traduzione automatica, che così si presenta:

«Essendo la più grande organizzazione pro-Israele negli Stati Uniti, con oltre 10 milioni di membri, Christians United for Israel (CUFI) è la principale organizzazione cristiana che educa e incoraggia milioni di americani a parlare e agire con una sola voce in difesa di Israele e del popolo ebraico. La diversità di CUFI, in termini politici, etnici, generazionali e confessionali, massimizza il nostro impatto nelle comunità, nei media, nei campus e nella capitale del nostro Paese. CUFI si impegna a contrastare l'indifferenza e a combattere l'antisemitismo in tutte le sue forme, ovunque si manifesti.»

Non ci sono le prove? E che vuoi di più dell'«evidenza empirica»?

 Ma questo di più ti vine pur dato dalla Relatrice ufficiale dell'Onu, Francesca Albanese, nel suo ultimo rapporto: mai genocidio fu meglio decoumentato nella storia. Perfino Witkof in visita a Gaza ha constato una distruzione simile alla bomba atomica. Ma la Fetida Rassegna che non ha pudore è specializzata nel negare quella che Alessandro Orsini, sulla base della letteratura sologiologica chiama «evidenza empirica», data da occhi, udito, olfatto!

Per me 70.000 vittime in Gaza è un numero sottostimato, ma fossero soltanto 7 (sette) le vittime sarebbero pur sempre troppe! Io ne calcolo oltre due milioni,  cioè tutta le popolazione di Gaza ed anche quella della Cisgiordania, includendo anche i sopravvissuti, che ogni giorno soffrono le conseguenze della "distruzione intenzionale di un popolo", quello palestinese. Come è stato chiaramente spiegato dalla Relatrice Onu, Francesca Albanese", un genocidio non è dato da un preciso numero, che sia sopra o sotto una data soglia" ma dalle "intenzionalità" della "distruzione” di un popolo in quanto tale, ed in qualunque forma o con qualunque mezzo ciò venga perseguito.

Non possono esserci dubbi! 

Sionismo, antisionismo, antisemitismo

Credo di avere ormai raggiunto una sufficiente chiarezza su questi concessit e sulle necessariare distinzioni da fare:

– Possono essere e dichiararsi sionisti anche dei non-ebrei, intendendo però come i fatti e l'osservazione domostrano che sionismo significa primatismo razziale a carattere globale, e perciò questi signori sono antisemiti in quanto attribuiscono agli ebrei quel razzismo che nel 1975 perfino l'Onu dichiarò essere nella natura del sionismo.

- Degli ebrei - per nascita o per pratica di religione - possono dichiararsi ed essere sionisti, ma in questo modo fanno coincidere sionismo ed ebraismo, e nella misura in cui il sionimo è razzismo, essi sono ebrei razzisti: è nella loro libera determinazione scegliere cosa vogliono essere: in questo caso razzisti e primatisti, secondo la definizone data, che essi l'accettino o no. In ogni caso, la controversia sulla definizione deve essere risolta. Non può restare generica. Deve essere oggettiva. E per essere oggettiva deve essere data da soggetti terzi. Non può essere una definizone a piacimento ed a proprio comodo. Il genocdio in Gaza è in assoluto il più documentato delle storia e quello che maggiormente rientra nelle definizioni tecnico-giuridiche e giudiziarie che ne sono state date finora.

– Altri ebrei possono dichiararsi antisionisti, ma se sentono il bisogno di dichiararsi tali in quanto ebrei, e non semplicemente antisionisti coem chiunque altro senza bisogno di ulteriore specificazione, allora sono in ultima analisi pure ess sionisti in quanto antepongono la loro ebraicità ad ogni cosa. Sono antisionisti sionisti, ed in definitica essi stessi antisemiti nel senso di antigiudaici con opposizione alla concezione per la quale l'ebraismo è soltanto una religione e non un popolo, una razza, una etnia, o meglio gli antisonisti sionisti optano per la concezione secondo cui gli ebrei sono un popolo che si sovrapponne e contrappone a tutti gli altri popoli.

sabato, novembre 15, 2025

Non abbiamo nulla a che fare con l'Ucraina...

un paese manipolato e corrotto, ma abbiamo un governo che ci ha portato in guerra contro la Russia che non era noostro nemico e ci vendeva il gas ad un quarto di quello che paghiamo ora agli Usa, e che si è reso complice nel genocidio dei palestinesi. Ieri sentivo il ministro della difesa che professava il suo amore e sostegno per l'Ucraina. Avrei capito che tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo indebitandoci, a favore dell'Ucraina, fosse stato fatto per la Libia, con cui avevamo un Trattato di amicizia. A lume di logica e buon senso è difficile capire la condotta di un governo che dice di essere il nostro governo e che dovrebbe fare i nostri interessi e tutelare le nostre libertà ed i nostri diritti. Invece abbiamo un governo che palesemente è contro il popolo italiano, imprigiona e minaccia di prigione i suoi cittadini che manifestano contro un genocidio in atto, un governo che ha consegnato i suoi cittadini alle prigioni di un governo genocidario e criminale come quello di Israele, un governo che più asservito e vassallo non poteva essere, un governo che come una sanguisuga si alimenta dalle nostre tasse, togliendo a noi pane e companatico.

Fino a quando sopporteremo, fino a quando ci lasceremo ingannare e menare per il naso da stampa e televisioni asservite a questo regime!

venerdì, novembre 14, 2025

Eccezione sì, ma in senso tutto patologico: la Germania!

Dalla Fetida Rassegna estraiamo oggi un solo link, con un articolo di Giulietto, che si occupa di Germania, il "popolo dei polli", come scriveva R.P. Sieferle, in suo volume postumo, scritto in un'epoca in cui la Germania poteva corogiolarsi nella sua prosperità. Oggi è in caduta libera ed in Cina, dove va a bussare, non la ricevono neppure, non le aprono neppure la porta! Ma in compesnso ostenta il suo asservimento estremo, patologico, verso Israele. La cosa mi suscita una pena immensa, per il grande amore che ho sempre avuto per la cultura tedesca. Tocca rassegnarsi ed aspettare il giro dei tempi. Intanto però possiamo registrare i progressi della patologia!

Poco o nulla sappiamo di questo Sansal, ma leggiamo da Google: «Arrestato, imprigionato e poi condannato arbitrariamente dalla giustizia algerina, senza mai aver potuto ottenere il diritto alla difesa, Boualem Sansal è diventato un simbolo di coraggio e di lotta per la libertà di espressione.» (Fonte) Caspita! Mi dico! Ma a che titolo proprio la Germania parla di libertà di espressione quando le sue carceri brulicano di persone imprigionate proprio per reati di opinione!

Cito sempre un caso di cui appresi per telefono:

• Anni addietro, un padre di famiglia, con due figli a carico, ebbe una condanna a nove mesi di carcere senza cnodizionale, per aver letto e prestato un libro, il cui autore per averlo scritto scontava dodici anni di carcere! Il padre di famiglia, con due figli a carico, disse al giudice che no, lui il libro non lo cnodivideve, proprio no, ma riteneva che dovesse esservi libertà di pensiero per chi lo aveva scritto!

Malgrado mie accanite ricerche, non sono riuscito ad avere una statistica ufficiale dei procedimenti giudiziari avviati per reati di opinione in Germania. Avendo a disposizione dati per pochi anni, su questa base,partendo dal 1994, anno di istituzione del reato della Auschwitzslüge per il quale aveva protestato Ernst Nolte, a me venivano allora 200 mila procedimemti penali, e sono da allora passati più di dieci anni. Non posso io stesso dare credito alla mia estrapolazione, ma quello era il numero che mi veniva, e per questo desiderei tanto avere dati ufficiali. Anche chiedendoli ad un parlamentare, non sono riuscito ad ottenerli!

In realtù, non credo che interessi un bel nulla ai "neonazisti" tedeschi, ossia sionisti,  la libertà di pensiero ed espressione di cui questo Samsal sarebbe un eroe, ma interessa invece in suo orientamento anti-islamico. Magari, fosse vero che in Germania ci si interessasse di libertà di pensiero, non importa di chi o sucosa! Ma non crediamo proprio chele cose stiano come le mette Giulietto, "colonna" portante del Foglio! Articoli del genere più che scritti sembrano dettati da qualche Ufficio israeliano. Quanto poi ad una simile Germania, precipitata in tanto ottundimento, mi sembra salutare lo smacco appena subito in Cina. La speranza è che la crescente recessione, dovuta a stupidità istituzionale, induca i cittadini tedeschi a liberarsi quanto prima da così illiberali ed asserviti governi.

Da ridere, seppur amaramente: perfino un tagliagole come il nuovo presidente siriano denuncia l'avanza terrortoriale di Israele, verso la Grande Israele. Quanto alla battuta su Monaco, non è indovinata: non solo fino a Monaco è arrivato il potere di Israele, dove c'era già, ma fino a Berlino, dove dispone del governo tedesco, come si apprende dalla notizia sopra data!

• Per chi ha vissuto la stagione delle "stragi di Stato” non è difficile immaginare che si ricorra a quei meto di per intorbidare le acque di una crescente consapevolezza dei giovani e degli student sul “genocidio" palestinese che resta in atto, non essendo certo cessato a seguito di un sedicennte piano di pace. Si farà di tutto per arrestare la crescita di un Movimento!

Mi è appena arrivato il libro di F. Pinotti, "La lobby ebraica"!

 Inizio a leggerlo con grande interesse, sperando di integrare ciò che non so sull'argomento con ciò che già so. Il libro è davvero corposo: 470 pagine! E già si caratterizza perché mette nel titolo “lobby ebraica", anziché Israel lobby, come dovettere fare Mearesheime e Walt, nel 2005, con il loro ormai classico "La Israel lobby e la politica estera americana". Se però nel titolo appare un certo coraggio, poi forse l'autore va a cautelarsi e pararsi con una intervista a Moni Ovadia, ebreo, ma “antisionista", cosa che ci riporta alla ben più complicata questione dell'antisionismo sionista, di cui parla Gilad Atzmon, che su questa problematica credo abbia dato gli approfondimenti maggiore e sia tuttora il più acuto analista. Spiegare poi la nascita del sionismo come una reazione all'antisemitismo, o un'applicazione dei principi stabiliti nel Congresso di Berlino. (1884-85) per il quale le terre dei popoli incivile erano "res nullius" ci convince poco, ma non abbiamo studiato i documenti di quel Congresso. L'Impero Ottomano non era un paese "incivile" ed Herz ebbe un clamoroso e dignitosissimo rifiuto quando tentò di comprarsi la Palestina. Una strada che noi avremmo seguito, se avessimo noi affrontato la fatica, impegnando il tempo necessario per scriverci un libro, è la traccia data da Umberto Pascali, ancora più indietro nel tempo, con gli interessi coloniali inglesi nel Medio Oriente nell'arco del XIX secolo. I sionisti erano soltanto un agente ideologico che avrebbe dovuto prestarsi alla scopo, come ogni sono stati l'Isis e le varie bande di tagliagole che mettevano avanti il nome di Dio e la religione.

Ma non vogliamo ingiusti e rimpicciolire i meriti di chi il libro lo ha scritto. Un libro del genere andrebbe scritto per ogni paese dove esiste una Lobby ebraica. E forse solo oggi un simile libro poteva essere scritto, oggi mentre il genocidio in Gaza e tuttora in corso e non terminerà neppure nei prossimi anni, e gli effetti sono duraturi e permanenti.

Annoteremo in modo informale le nostre osservazioni in questo stesso post, via via che avanziamo nella lettura.

Commento e replica al sionista Gad Lerner

A. Da Piazza Pulita del 13 novembre 2025, Gad Lerner qui commentato, appare dal minuto 38 in poi

Raccogliamo qui, in questo post, tutta la documentazione che troviamo in rete su Gad Lerner in relazione al genocidio tuttora in corso in Gaza. Cercheremo di estrarre tutti i documenti che troviamo e che possono riportati o linkati.

Qui iniziamo dall'ultima trasmissione di Piazza Pulita del 13 novembre 2025, che dura ben tre ore, ma di cui a noi interessano un numero ridottoa di minuti, di cui dareme l'estratto YouTuber, se riusciamo ad isolarlo, altrimenti indicheremo i minuti di nostro interesse.

• Rabbino Capo, Riccardo di Segni: una "autorità religiosa"? Gad Lerner dice di sì, Moni Ovadia dice di no. Di certo il rabbinato, teologicamente, non è un sacramento come il sacerdozio cattolico. In un videp a parte Moni Ovadia spiega che un rabbino è semplicemente una persona più istruita di altri nei contenuti della religione ebraica, ma non ha "autorità" di nessun genere su altri ebrei, e neppure all'esterno del mondo ebraico! Poteva forse essere diversamente "prima" della Rivoluzione francese, quando gli ebrei costitituivano un mondo a parte con. un loro diritto vincolante per gli ebrei, come era ai tempi di Spinoza, che fu "scomunicato" dalla Comunità ebraica. Rovesciando una espressione di «Signor Nessuno», a suo tempo a me rivolta da Riccardo Pacifici, potremmo dire che all'esterno della sua cerchia il rabbino capo Riccardo Di Segni è un "signor nessuno" che su un piano politico dottrinale teologico filosofico non deve impressionarci più di tanto.

• “Cosa oggi ci rende così feroci riferito NON SOLO agli ebrei?”

– No, caro! Qui la "ferocia" che abbiamo sotto gli occhi è solo quella degli "ebrei", e non ci interessa di occuparci di altra ferocia. Ed è una ferocio che discende dal sogno "sionista" che potrà essere per gli ebrei tutto quello che ti piace credere,  ma che per i palestinesi e per noi che siamo terzi è esattamente quello che i nostri vedono ed il diritto qualifica: il più feroce genocidio al quale abbiamo assistito con i nostri occhi!

• “Quali sono i meccanismi, etc"?

– E dillo tu se lo sai! A noi poco interessano questi meccanismi. Interessa ciò come vediamo. Come e da chi sono prodotte le atrocità genocidde che vediamo interessa poco: se ne occuperà un Nuovo Tribunale di Norimberga, se verrà istituito, ma se stanno già occupando due diversi tribunali con diverse competenze, oltre all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, alla quale la Relatrice Francesca Albanese presenta i suoi puntualissimi rapporti.

• La società israeliana?

– Francamente, a noi questa società non interessa! Se i nostri padri e nonni sono stati resi collettivamente colpevoli in tutto il cd Occidente (Calabria inclusa) per cose che non sapevano ed ignoravano, e di cui neppure oggi possono dirsi certi, perchè mai la società israeliana non dovrebbe essere colpevole per un genocidio che condividono tutti e di cui in quanto soldati di leva sono esecutori? Perchè mai dovrebbero essere innocenti per definizione? Il genocdio esiste? Lo vuoi chiamare in altro modo? I morti e le distruzioni che vediamo sono reali e non una fiction cinematografica? Chi li ha commessi= Che è il genocidia e l'omicida? Chi è che ha distrutto ogni edificio in Gaza? Qui non si scappa!

• La procuratrice generale?

– Ma certo! Al pari di Gesù Cristo, non certo amato dagli ebrei, costei redime tutti gli ebrei dai loro peccati! Eccola la Messia femmina! Pensavamo che dovesse essere un uomo, ed omvece una donna in quota rosa! Un Messia, ed una Messia!

• Gad Lerner è messo a confronto, non dico in contraddittorio con Paola Caridi, persona informata dei fatti accaduti, ma che però noi qui non commentiamo. Il nostro interesse è circoscritto al solo Lerner.

# La favola della democrazia. In realtà nessuno sa cosa sia, o meglio è quella cosa che torna utile a chi se ne fregia, ma in pratica è ormai vuota retorica che significa poco o nulla! Può esistere un popolo di assassini e genocidi che si dà forma democratica, cioè vota, manifesta,ha i suoi giudici che si basano sulle leggi apporvati da un'assemblea di assassini e genocidi: la chiamano democrazia e lo è, se per definire una democrazia basta andare a votare o poter manifestare per le strade e le piazze, cose che a noi stanno incominciando ad impedire del tutto, già lo fanno in parte e insultano, offendono, demonizzano i "ropal" che scendono in piazza per chiedere che venga posto fine ad un gencdio e che i copevoli venganoprocessati e puniti!

• Il bisogno di giustificare i soprusi?

– E allora? Lo ammetti anche tu che i soprusi ci sono? E chi li commette non ha bisogno di giustificare ciò che fa convinto di averne il diritto di farlo! Non giustifica nulla! Lo fa e basta, protetto da un governo "democratico" e santificato dalla "autorità religiosa" dei rabbini locali, certamente diveri dagli intendimenti e dalle vedute dei "veri rabbini" di Neturei Karta! Gad, sta semplicemente facendo una fuga in avanti! Patetico! Si osservi il suo volto mentre Paolo Caridi parlava.

• Tu lo dici: una (buona) parte degli israliani considera i palestinesi come "nemici mortali", ma non perchè si sbagliano come forse tu vorresti indurre a pensare: non si sbagliano per nulla! Sono un nemico mortale che per comandamento religioso se non bastasse l'istinto predatorio devono uccidere e cancellare per appropriarsi della loro terra! I Palestinesi sono i moderni Amaleciti! Questa follia criminale non è uno sbaglio! Non si sbagliano in ciò che fanno! Hanno sempre pensaato di farlo da quando nel 1882 incominciarono a mettere piede in Palestina! Mai azione criminale fu più determinata e consapevole!

• Lo dice, lui che il progressista fra i sionisti: è felice che gli ebrei siano tornati a vivere nella Terra Promessa! Più chiaro di così! E lo dice dal palco dei "propal"! Lui non è manco un Antisionista sionista, per dirla con Gilad Atzmon, ma è un Sionista Progressista del deu popoli due statu che si oppone agli Antisionisti!

– Patetico!

• Lui prova "sollievo" per il fatto che il numero dei morti sia diminuito, coe se fosse un problema di"numeri": mille morti ammazzati no, con soli dieci ci si può stare! È questa la sua compresione del geocidio: un fatto di numeri! E non è il solo a pensarla così! Inutimente la dott.ssa Albanese nella stessa trasmissione ha appena spiegato che il genocidio è un processo atto a porre in essere una "distruzione di un popolo" dovuto ad una intenzione volta al raggiunginto di questo scopo. Una intenzione che si è già manifestata oltre cento anni fa ed è è contenuta nel priciplae slogan sionista: "una terra senza popolo per un popolo senza terra". Vi è qui in nuce la negazione esistenziale del popolo palestinese. Non ci vuole il mitico numero dei Sei Milioni per avere un genocidio!

• il suo libro non bisogna fraintenderlo: non è una "critica durissima" ad Israele! No! È una "dichiarazione di amore ad Israele”! Interpretazione autentica dell'autore del libro, che non abbiamo letto e non sappiamo se leggeremo.

# Ma quanti sono gli ebrei a New York? Finora ho letto eo sentito: 900 mila, un milione e trecento mila, un milione e settecento mila! In ogni caso una sparuta minoranza rispetto all'intera popolazione della città di New York, allo stesso modo in cui in Roma sono o sarebbero 13.00o rispetto a una popolazioni cittadina e metropolitana di oltre quattro milioni di persona, dove noi calabresi saremmo il gruppo più consistente (che contano meno o poco: 70 mila registrati, 500 mila stimati).

• il fegato di ribellarsi ad Hamas in Gaza!

– Ma lascia stare! Non sono realtà comparabili! Da quando esiste Gaza come prigione a cielo aperto Israele produce in continuazione, sotto tortura e ricatto oltre che corruzione, una vera e propria industria di spie e traditori, cui Hamas deve far fronte!

• Lascia stare cosa sia stato il 7 Ottobre per i Palestinesi! Questi in un modo o nell'altro sarebbero andati incontro alla sorte loro riservata e pianificata! Vi è chi dice, forse fondatamente, che il 7 Ottobre sia stato l'inizio di una nuova fase nella Resistenza palestinese, cosa che non è da intendere necessariamente come una apologia delle vittime e dei crimini attribuiti ad Hamas! Ci si ricordi che ad oggi non esiste nessuna inchiesta indipendente di ciò che successe allora. Libero ognuno di credere ciò che gli pare più verosimile, io propendo a credere per una false flag, con annessa Direttiva Hannibal, che prevede l'uccisione di isrealiani da parte dello stesso esercito israeliano.

• Distriggiamo Israele? Ma no! Non sia mai! Solo che i "veri rabbini" - loro, non io – dicono che Israele è una "bestemmia davanti a Dio" e che lo stato di Israele per questo andrebbe "smantellato"! Loro lo dicono che religiosi lo sono per davvero e che credono per davvero alle cose che pensano e dicono, a differenza di molti ciarlatani omicidi che si attaccano ad una intepretazione letterale dei testi biblici.

# Si noti il volto sorridente di Paola Caridi ed il volto imbarazzato di Gad Lerner, che si arramica sugli specchi per difendere la sua ebraicità ed il suo sionismo.

• Riconciliazione! È perlomeno impocrita pensare chesarà mai possibile una riconciliazione fra ebrei e palestinesi. Come in un famosa film, vale la massima: ne resterà uno solo! Ma se proprio ci sivuol credere, la via per provarci ci sarebbe: lo stato unico binanzionale con rientro dei palestinesi che ne hanno diritto per la risoluzione Onu 194 del 1948 con assoluta parità di diritti fra ebrei e palestinesi! Se sapranno e vorranno convivere lo si vedrà allora. Io credo che la maggior parte se non tutti gli ebrei residente in Israele riprenderanno la via del ritorno verso i luoghi da cui sono venuti. Oggi non ci sono più i regimi che erano loro avversi! Se se ne vanno tutti negli Usa, troveranno tutto lo spazio che vogliono. Saranno accolti a braccia aperte dai governi in carica che si sono succeduti in tutti questi anni, da Truman in poi! Già oggi, io leggo, che sono numerosi gli ebreiisraeliani che da Israele se ne vanno, intuendo che non è aria. Forse restano solo quelli che non hanno dove andarsene, attirati con lusinghe, per ricevere chiavi in mano le proprietàche erano dei palestinesi. Nei luoghi da cui provenivano erano probabilmente degli squattrinati e disoccupati, in Israele sono stati attirati con vantaggi e lusinghe! Ora si accorgono in quale inferno sono andati!

• Poverino! Si illude con una scenario fanastico che è soltanto nella sua testa, nella sua immaginazione, e non per nulla Paola Caridi sorride con compatimento. Era pure a piazza San Giovanni! Ahime, non ero sotto il palco quando Lerner parlava a San Giovanni, e non. posso testimoniare i mugugni che immagino.

– Che i tuoi tuoi genitori sianonati laggi+, è cosa di cui dovresti scusarti e vergognarti. Laggiù ci nacque pure Gilad Atzmon,che però da adulto se ne andò, per non farci più ritorno, motivando che quella era una terra ingiustamente sottratta ai palestinesi, e che non gli apparteneva, anche se ci era nato!

• Un sionsimo diverso? Si le cose potevano andare diversamente, allo stesso modo in cui ognuno di noi che viene al mondo piò avere un destino diverso da quello che ha poi effettivamente. Ma dbbiamo poi tutti rassegnarci a ciò che è e non mettere davanti quello che poteva essere! A mio avviso, il sionismo nasceva già male, molto male! L''esito nefasto e funesto era facilmente prevedibile.

• Sionismo e colonialismo non sono per nulla la stessa cosa! Sono cose ben diverse ed è riduttivo definire il sionismo come una forma di colonialismo. Il sionismo è primatismo razziale a carattere globale, dove il colonialismo al pari del genocidio e la pulizia etnica, o l'apartheid è solo una delle possibili forme.

• Domanda stupida che Lerne pone: che nefacciamo di sette milioni di ebrei che vivono il Israele? Al che la sorridente Paola Caridi risponde: e che facciamo di sette milioni di palestinesi che lì ci stavano e stanno da sempre? Non dare loro uno stato al più presto, ma invece giustizia al più presto!

(segue: testo elaborato in tempo reale ed in più sessioni di lavoro)

Su Gad Lerner un breve giudizio che ci riserviamo di approfondire

Per sua stessa ammissione il sempre presente mediatico Gad Lerner è un sionista, ossia secondo una definizione che viene data di sionismo un "primatismo razziale a carattere globale", ed oggi scopriamo essere anche un razzismo genocida, apertamente ed indiscutibilmente in Gaza, dove assistiamo al più documentato genocidio della storia, definito tale anche in senso tecnico-giuridico secondo la normativa approvata dagli Statiin apposite convenzioni, utilizzati da Tribunali internazionale... Poi uno si può inventare quello che vuole e dire che sionismo è l'equivalente del Risorgimento italiano. Ognuno si cuce addosso il vestito che più gli piace, ma sono gli altri che guardano il vestito che ci siamo scelti e che indossiamo.



giovedì, novembre 13, 2025

Non è così, ma non ci dispiace sentirli!

Ormai ci siamo pacificati con la nostra coscienza per il tempo che quotidianamente dedichiamo alla Fetida Rassegna. Per domani siamo in attesa del libro di F. Pinotti, La lobby ebraica, che leggeremmo con interessa e terremo accanto a noi come un Manuale, sperando di apprendere cose che non conosciamo e andremo via via sempre aggiornando. È importante sapere come opera in Italia il lobbismo, ma occorre saperlo in modo sempre aggiornato. Ricostruirne l'ideologia del sionismo nella sue manifestazione è estremamente importante se si ha a cuore le sorti della democrazia in Italia. E non vi è niente di più diretto, efficace ed accertato che seguire gli eventi pubblici, osservati a debita distanza, di quella che si caratterizza, si dichiara, si batte per un aperto sosstegno ad Israele, di cui "nega" il genocidio in corso del popolo palestinese per mano... ebraica!

Poiché abbiamo seguito a distanza la manifestazione di Piazza Santi Apostoli del 30 ottobre non è vero che sia stato un "successo": è stato un flop! Erano presenti poche centinaia di manifestanti che doveva essere "non tutti ebrei", ma non vi era neppure una nutrita rappresentanza degli ebrei romani, che da soli sono 13.000, pari alla metà di tutti gli ebrei d'Italia. Lo diciamo a loro merito: non essere in quella piazza significa non essere a sostegno del genocidio in atto!

Il nostro interesse, né pro né contro, consiste nel seguirne quanto più possibile gli eventi che organizzano e farci una idea diretta, di prima mano, su come stanno effettivamente le cose. Successivamente trarremole nostre conseguenze.

– «assorbe la menzogna del genocidio a Gaza per annullare il senso di colpa della Shoa»: ne dobbiamo dunque arguire che lo scopo della Shoah è quello di suscitare, alimentare e tener desto il nostro senso di colpa, anche se nati dopo la Shoah e mai in nessun modo, neppure nella persona dei nostri padri e nonni, abbiamo avuto nulla a che fare con queste cose di cui sappiamo solo ciò che ci viene detto a distanza di 80 anni? Ma se i Narratori non sono credibili per il presente, come possiamo tutti constatare, perché mai dovremmo riteerli credibili sul passato? Non dorebbe essere lasciata libera la ricerca a chi si vuole interessare di queste cose? E che senso ha il reato di "negazionismo”? Ciò che è, è! E nessono ha paura della Verità, o vuole la Menzogna al posto della Verità. Qui i conti non tornano...

– «coscienze mai veramente scosse dall’orrore del ‘900.» Abbiamo di che restar scossi, ed indignati, di quanto vediamo con i nostri occhi, guardando verso Gaza! L'orrore del presente supera ogni orrore del passato! L'orrore è sempre attuale e presente!

– «L’Italia ha istituito prima degli altri paesi, il 27 gennaio Giorno della Memoria;» Di questa "primogenitura" non sapevo: tutto merito di Furio Colombo! E nel periodo peggiore della seconda repubblica!

– «Ma non appena gli ebrei hanno reagito al nuovo tentativo di sterminio, si sono sollevate indignazione e condanna.» - Con la loro reazione, facendo agli altri ciò che ci si lamenta di aver subito, e per il quale si vuole suscitare in noi un eterno "senso di colpa" (vedi sopra) instilla il tutto sulla veridicità delle Narrazioni che ci sono state impartite, quanto meno sulla esatta descrizione e responsabilità dei fatti accaduti! Ancora non ne sento parlare, ma trovo che sia conseguenziale la richiesta di un sano e legittimato "revisionismo storico". Non è concepibile che chi si è sempre lamentato fino al parossismo per ciò che dichiara di aver subito, faccia poi di peggio ad altri! Elementare, Watson!

– «Basta con la condanna del sionismo: non è un’ideale colonialista...» Questo lo dici tu, bello! E se vuoi puoi anche crederlo, ma non puoi tu decidere cosa altri debba pensare! Per quanto mi riguarda ho le idee abbastanza chiare al riguardo!

– Corbellerie da invasati. Avanti così, a tutta birra!

• Apprendiamo con compiacimento di un novo riconoscimento a Francesca Albanese in Trieste. Non ci soffermiamo sull'isteria di Boccucca di Rosa, della quale siamo tuttavia debitori per una notizia che altrimenti ci sarebbe sfuggita. Se costoro parlassero in termini positivi di Francesca, ci sarebbe di che preoccuparsi.