
Inizio a leggerlo con grande interesse, sperando di integrare ciò che non so sull'argomento con ciò che già so. Il libro è davvero corposo: 470 pagine! E già si caratterizza perché mette nel titolo “lobby ebraica", anziché Israel lobby, come dovettero fare Mearesheime e Walt, nel 2005, con il loro ormai classico "La Israel lobby e la politica estera americana". Se però nel titolo appare un certo coraggio, poi forse l'autore va a cautelarsi e pararsi con una intervista a Moni Ovadia, ebreo, ma “antisionista", cosa che ci riporta alla ben più complicata questione dell'antisionismo sionista, di cui parla Gilad Atzmon, che su questa problematica credo abbia dato gli approfondimenti maggiore e sia tuttora il più acuto analista. Spiegare poi la nascita del sionismo come una reazione all'antisemitismo, o un'applicazione dei principi stabiliti nel Congresso di Berlino. (1884-85) per il quale le terre dei popoli incivile erano "res nullius" ci convince poco, ma non abbiamo studiato i documenti di quel Congresso. L'Impero Ottomano non era un paese "incivile" ed Herz ebbe un clamoroso e dignitosissimo rifiuto quando tentò di comprarsi la Palestina. Una strada che noi avremmo seguito, se avessimo noi affrontato la fatica, impegnando il tempo necessario per scriverci un libro, è la traccia data da Umberto Pascali, ancora più indietro nel tempo, con gli interessi coloniali inglesi nel Medio Oriente nell'arco del XIX secolo. I sionisti erano soltanto un agente ideologico che avrebbe dovuto prestarsi alla scopo, come ogni sono stati l'Isis e le varie bande di tagliagole che mettevano avanti il nome di Dio e la religione.
Ma non vogliamo ingiusti e rimpicciolire i meriti di chi il libro lo ha scritto. Un libro del genere andrebbe scritto per ogni paese dove esiste una Lobby ebraica. E forse solo oggi un simile libro poteva essere scritto, oggi mentre il genocidio in Gaza e tuttora in corso e non terminerà neppure nei prossimi anni, e gli effetti sono duraturi e permanenti.
Annoteremo in modo informale le nostre osservazioni in questo stesso post, via via che avanziamo nella lettura.
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