Se nella Fetida Rassegna odierna se ne parla male, ciò depone a suo favore. Bisogna solo avere la pazienza di aspettare un poco. Se farà male, o non riuscirà a fare nulla, malgrado la buona volontà, nn sarà niente di diverso di ciò che hanno fatto i suoi predecessori o che avrebbero fatto i suoi candidati concorrenti. Di questi ultimi - narra Umberto Pascali - richiesti su cosa avrebbero subito fatto, appena eletti, rispondevano che avrebbero fatto una visita in Israele! Alla stessa domanda Mamdani rispondeva che non ci sarebbe per nulla andato! E questo lo rende a noi interessante, e ne seguiremo gli sviluppi. L'aticolo tradotto da Giulietto altro non è che una successione di contumelie, con pretesa di acculturazione. Non ci si ricava nessuna informazione utile. O meglio la sola informazione utile è lo stesso livor da parte sionista israeliana. È un utile indizio.
• Ed eccola subito, condita da volgarità e insulti che nulla hanno a che fare con il giornalismo, affiorare la paura: che la comunità dei cittadini italiani di religione islamica, che sono un milione e mezzo, possano proporre un loro candidato che raccolga anche i voti dei cittadini italiani non di religione ebraica, peraltro poche migliaia, abili soltanto a farsi includere in liste bloccate e preordinate! Vi è anche il rischio per quest'ultimi che a dichiarare ed ostentare la loro ebraicità ed olocausticità possono allontanare voti piuttosto che calamitarli! Ormai è caduto il monopolio e l'industria della loro sofferenza, peraltro storica, remota e non certo attuale come quella che in permanenza si vede e si in Gaza e da Gaza! Ma anche dalla Cisgiordania e da tutto il Medio Oriente!
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