Credo di avere ormai raggiunto una sufficiente chiarezza su questi concessit e sulle necessariare distinzioni da fare:
– Possono essere e dichiararsi sionisti anche dei non-ebrei, intendendo però come i fatti e l'osservazione domostrano che sionismo significa primatismo razziale a carattere globale, e perciò questi signori sono antisemiti in quanto attribuiscono agli ebrei quel razzismo che nel 1975 perfino l'Onu dichiarò essere nella natura del sionismo.
- Degli ebrei - per nascita o per pratica di religione - possono dichiararsi ed essere sionisti, ma in questo modo fanno coincidere sionismo ed ebraismo, e nella misura in cui il sionimo è razzismo, essi sono ebrei razzisti: è nella loro libera determinazione scegliere cosa vogliono essere: in questo caso razzisti e primatisti, secondo la definizone data, che essi l'accettino o no. In ogni caso, la controversia sulla definizione deve essere risolta. Non può restare generica. Deve essere oggettiva. E per essere oggettiva deve essere data da soggetti terzi. Non può essere una definizone a piacimento ed a proprio comodo. Il genocdio in Gaza è in assoluto il più documentato delle storia e quello che maggiormente rientra nelle definizioni tecnico-giuridiche e giudiziarie che ne sono state date finora.
– Altri ebrei possono dichiararsi antisionisti, ma se sentono il bisogno di dichiararsi tali in quanto ebrei, e non semplicemente antisionisti coem chiunque altro senza bisogno di ulteriore specificazione, allora sono in ultima analisi pure ess sionisti in quanto antepongono la loro ebraicità ad ogni cosa. Sono antisionisti sionisti, ed in definitica essi stessi antisemiti nel senso di antigiudaici con opposizione alla concezione per la quale l'ebraismo è soltanto una religione e non un popolo, una razza, una etnia, o meglio gli antisonisti sionisti optano per la concezione secondo cui gli ebrei sono un popolo che si sovrapponne e contrappone a tutti gli altri popoli.
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