giovedì, novembre 13, 2025

Non è così, ma non ci dispiace sentirli!

Ormai ci siamo pacificati con la nostra coscienza per il tempo che quotidianamente dedichiamo alla Fetida Rassegna. Per domani siamo in attesa del libro di F. Pinotti, La lobby ebraica, che leggeremmo con interessa e terremo accanto a noi come un Manuale, sperando di apprendere cose che non conosciamo e andremo via via sempre aggiornando. È importante sapere come opera in Italia il lobbismo, ma occorre saperlo in modo sempre aggiornato. Ricostruirne l'ideologia del sionismo nella sue manifestazione è estremamente importante se si ha a cuore le sorti della democrazia in Italia. E non vi è niente di più diretto, efficace ed accertato che seguire gli eventi pubblici, osservati a debita distanza, di quella che si caratterizza, si dichiara, si batte per un aperto sosstegno ad Israele, di cui "nega" il genocidio in corso del popolo palestinese per mano... ebraica!

Poiché abbiamo seguito a distanza la manifestazione di Piazza Santi Apostoli del 30 ottobre non è vero che sia stato un "successo": è stato un flop! Erano presenti poche centinaia di manifestanti che doveva essere "non tutti ebrei", ma non vi era neppure una nutrita rappresentanza degli ebrei romani, che da soli sono 13.000, pari alla metà di tutti gli ebrei d'Italia. Lo diciamo a loro merito: non essere in quella piazza significa non essere a sostegno del genocidio in atto!

Il nostro interesse, né pro né contro, consiste nel seguirne quanto più possibile gli eventi che organizzano e farci una idea diretta, di prima mano, su come stanno effettivamente le cose. Successivamente trarremole nostre conseguenze.

– «assorbe la menzogna del genocidio a Gaza per annullare il senso di colpa della Shoa»: ne dobbiamo dunque arguire che lo scopo della Shoah è quello di suscitare, alimentare e tener desto il nostro senso di colpa, anche se nati dopo la Shoah e mai in nessun modo, neppure nella persona dei nostri padri e nonni, abbiamo avuto nulla a che fare con queste cose di cui sappiamo solo ciò che ci viene detto a distanza di 80 anni? Ma se i Narratori non sono credibili per il presente, come possiamo tutti constatare, perché mai dovremmo riteerli credibili sul passato? Non dorebbe essere lasciata libera la ricerca a chi si vuole interessare di queste cose? E che senso ha il reato di "negazionismo”? Ciò che è, è! E nessono ha paura della Verità, o vuole la Menzogna al posto della Verità. Qui i conti non tornano...

– «coscienze mai veramente scosse dall’orrore del ‘900.» Abbiamo di che restar scossi, ed indignati, di quanto vediamo con i nostri occhi, guardando verso Gaza! L'orrore del presente supera ogni orrore del passato! L'orrore è sempre attuale e presente!

– «L’Italia ha istituito prima degli altri paesi, il 27 gennaio Giorno della Memoria;» Di questa "primogenitura" non sapevo: tutto merito di Furio Colombo! E nel periodo peggiore della seconda repubblica!

– «Ma non appena gli ebrei hanno reagito al nuovo tentativo di sterminio, si sono sollevate indignazione e condanna.» - Con la loro reazione, facendo agli altri ciò che ci si lamenta di aver subito, e per il quale si vuole suscitare in noi un eterno "senso di colpa" (vedi sopra) instilla il tutto sulla veridicità delle Narrazioni che ci sono state impartite, quanto meno sulla esatta descrizione e responsabilità dei fatti accaduti! Ancora non ne sento parlare, ma trovo che sia conseguenziale la richiesta di un sano e legittimato "revisionismo storico". Non è concepibile che chi si è sempre lamentato fino al parossismo per ciò che dichiara di aver subito, faccia poi di peggio ad altri! Elementare, Watson!

– «Basta con la condanna del sionismo: non è un’ideale colonialista...» Questo lo dici tu, bello! E se vuoi puoi anche crederlo, ma non puoi tu decidere cosa altri debba pensare! Per quanto mi riguarda ho le idee abbastanza chiare al riguardo!

– Corbellerie da invasati. Avanti così, a tutta birra!

• Apprendiamo con compiacimento di un novo riconoscimento a Francesca Albanese in Trieste. Non ci soffermiamo sull'isteria di Boccucca di Rosa, della quale siamo tuttavia debitori per una notizia che altrimenti ci sarebbe sfuggita. Se costoro parlassero in termini positivi di Francesca, ci sarebbe di che preoccuparsi.

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