La Fetida Rassegna di oggi trasuda il consueto trionfalismo: sempre Israele si difende, sempre ha ragione, sempre tutti gli altri hanno torto e sono degli abietti antisemiti, fosse il mondo intero. E sempre facendo confusione come nel gioco delle tre carte fra anti-giudaismo, antisemitismo, antisionismo, che per le nostre analisi sono ormai distinzioni consolidate ed operative, applicate a seconda del contesto.
Se Loro fanno del trionfalismo, noi non vogliamo fare del disfattismo, nel senso che ogni morto palestinese in meno è una benedizione del cielo che accogliamo con giubilo. E non posso qui non fare menzione ad una perfida bufala di Tajani, del governo, subito clamorosamente smentita. Aveva dato come un segnale di apprezzamento del governo Meloni il video di un palestinese che con un bambini tenuto in altro sventolava insieme le due bandiere palestinese e italiana, come riconoscimento dei bambini curati in Italia dopo che erano feriti con quelle stesse armi che il governo Meloni continua a consegnare ad Israele, in una complicità che non si è mai interrotta per un solo istante.
Non trionfalismo o disfattismo, ma attenta osservazione di ciò che i giorni a venire, uno dopo l'altro, senza mai abbassare la guardia e l'attenzione ci verranno a portare. Guai se le mobilitazioni di piazza dovessero cessare: sarebbe come il disarmo della resistenza palestinese. Il genocidio riprenderebbe, per "terminare il lavoro". Non solo la mobilitazione NON deve cessare, ma si deve addirittura strutturare e coordinare, dando vita a nuove aggregazioni politiche e tenendo a distanza quelle vecchie...
Grazie al mondo della comunicazione istantanea, in tempo reale, è subito giunta la smentita proprio da Gaza, dal pattinatore con le bandiere:
– Ma no! Il nostro riconoscimento e ringraziamento è per i manifestanti che in Italia sono scesi per le piazze e le strade: per il popolo italiano, per il suo governo.
– Per il popolo italiano, diamine!
Dico il popolo, ed è strabiliante sentire nei salotti televisivi, luogo dove si coglie con immediatezza l'ideologia del regime, come ci si raffigura il popolo, le masse, come qualcosa che le Sinistre debbano guidare, debbano tenere per la capezza e condurre lungo i giusti percorsi: non il popolo sovrano che come Iddio si manifesta senza chiedere autorizzazione alla Questura, ma come qualcosa di cui si può disporre.
A queste aberrazioni conduce la perdita di ogni senso autenticamente politico, di veri concetti di sovranità, costituzione, decisione politica fondamentale di un popolo non diviso e indebolito in partiti fantoccio e parassiti, ma come espressione autentica e sovra-ordinata di un Paese di nome Italia.
• Nei testi letti su cui non ci soffermiamo oltre vi è la tranquilla e generalizzata ammissione, con tranquilla coscienza, del genocidio in corso e di ogni nefandezza. Non solo non provano vergogna ma pretendono da noi che si ragioni e pensi come loro ragionano e pensano. Decisamente, è un'altra umanità.
• un altro Leitmotiv dell'Hasbara è che stare con Israele conviene, per il nostro benessere e la nostra sicurezza. Non stiamo a replicare come in Israele vengano riversati da Usa e Europa un fiume costante di risorse, che si traducono anche in investimenti locali, ma sempre sulla base di un costante drenaggio di risorse che arrivano in Israele. Basterebbe applicare le sanzioni fatte alla Russia perché Israele cessasse di esistere, venisse smantellata senza sparare un solo colpo, sparisse in modo incruento dalla carta geografica. Ottenere questo risultato è possibile ed è alla portata delle manifestazioni in Italia ed in Europa di questi giorni. La nostra classe politica asservita deve sentire il fiato sul collo di masse sempre crescenti e permanenti di manifestanti, al di fuori della trappola destra e/o sinistra: noi non siamo né destra nè sinistra! E manco centro, sopra o sotto, di qua o di là... di lato o di traverso. Questi posizionamenti non ci riguardano e pensiamo ad altre forme politiche che sostituiscono quelle subdolamente tiranniche di oggi. Ritorno alla dittatura? No! Instaurazione delle democrazia diretta! Come... Non è facile, ma si può! Basta volerlo.
• Abbiamo notato come abitualmente tutti costoro sono incapaci di pensare che i movimenti che via via sorgono e si sviluppano siano indipendenti da una Sinistra che conta sempre di meno e che in questo ultimo mezzo secolo ha buttato in mare la causa palestinese, che oggi ritorna non sganciata dai nostri problemi quotidiane (lavoro, sanità, scuola...) ma ad essa intimamente legata. L'Italia è uno stato satellite, completamente asservito ad esigenze e direttive di ogni genere che vengono da fuori e che trovano nei nostri sedicenti governanti i loro esecutori. Gaza ha svelato l'inganno, la menzogna, la complicità.
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