giovedì, novembre 20, 2025

Gli Accordi di Abramo sono un bluff


Se si vanno a leggere o sentire le notizie confezionate dall'hasbara e ripetute in ogni occasione dai suoi uomini, come Maurizio Molinari, si parla di vittoria su sette fronti, con la conseguenza di una estensione dei Patti di Abramo e dell'inizio di un nuovo Medio Oriente, dove Israele è in centro di un nuovo Impero mediorentale: la Grande Israele dall'Eufrate al Nilo! Se si vanno invece a leggere gli eventi con la ragione e non con la vista delle devastazioni militari sul campo, si ha il quadro delle convenienze strategiche e del declino dell'Impero americano, che è sempre stato dietro Israele. Non voglio però mettermi a disegnare scenari ed azzardare previsioni. È solo la sensazione ricavo sul “Il Contesto” dalla conversazione fra Giacomo Gabellini e Salvo Ardizzone, le cui analisi trovo molto meglio argomentate di quanto offrono i servizi televisivi, i talk show, gli eventi prodotti dal sionismo nostrano, che sempre analizziamo se disponibili in rete. Infine, un dato che per me appare essenziale e decisivo: la questione palestinese è ritornata ad essere centrale non solo in Italia, ma in tutto il cosiddetto Occidente e rivela una frattura crescente fra società e governi che sempre più appaiono come espressione di interessi e poteri stranieri. In Italia poi, se si vanno a ricostruire i fatti storici, il sionismo ha avuto una sua base fin da epoca fascista, tolta la cesura del 1938. Ma ci ritorneremo sopra con progressivi approfondimenti, tenendo presente due aspetti fondamentali: l'Hasbara, cioè l'immagine di Israele che la Lobby ci ha finora imposto attraverso il controllo capillare della comunicazione e del discorso, della Narrazione, e la penetrazione del Mossad in tutti i gangli del potere, anche in Italia, soprattutto in Italia, cose quest'ultime che non possiamo chiaramente sapere, ma che possiamo intuire, potendoci fidare del nostro intuito quando le notizie e i documenti mancano.

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