venerdì, ottobre 31, 2025

Nostro commento ai loro commenti

La Fetida Rassegna di oggi non poteva non essere concentrata alla striminzita adunata di ieri 30 ottobre della quale noi abbiamo fatto un'analisi quasi in tempo reale, e che ci resta da completare se troviamo un video funzionante dell'intera manifestazione che non è stata oceaniche e che di certo non ha visto la presenza non tanto dei milioni di manifestanti "proPal" come loro "ProGen" (pro genocidio) spregativamente dicono, senza neppure un briciolo di empatia per i due milioni di palestinesi che in Gaza ogni giorno vengono bombardati e uccisi.

Avevamo per un attimo pensato di recarci anche noi alla Manifestazione, per assistevi, ma prudentemente vi abbiamo rinunciato. Vi è pero una rapida panoramica di Local Team

– No! Lì, in quel luogo, il «Paese» cioè l'Italia proprio non c'era, ma per nulla! Ed a riconoscerlo di essere in "pochi" lo ha ammesso lo stesso rabbino capo Di Segni, venuto alla manifestazione, che ha lanciato un altro genere di allarme: nelle scuole i bambini "italiani" giocano facendo barchette della Flotilla! Che crimine!  Non lo ha detto esplicitamente, ma può intendersi che questo sia una dei tanti atti di "antisemitismo" che il CDEC quotidianamente registra!


– Manco a farla apposta, paradossalmente, nello stesso momento, in Milano si svolgeva una ben più nutrita manifestazione a sostegno della Palestina! Non vi è stato nessun pericolo di scontro fra i due gruppi di manifestanti perché quella ebraica si teneva in Roma, l'altra in Milano: «Milano - 30 ottobre 2025 Un corteo di solidarietà con il popolo Palestinese si è svolto a Milano nella serata di giovedì 30 ottobre. I manifestanti sono partiti da piazza della Scala e sono arrivati in via Palestro per protestare contro le violazioni della tregua nella Striscia di Gaza, che hanno causato diverse vittime palestinesi negli ultimi giorni, e per chiedere al Comune di Milano di interrompere il gemellaggio con Tel Aviv.»! Uno dei slogan più ripetuti e gridati è stato: «Netaniayu vaffanculo!», ossia un personaggio con le mani sporche di sangue, conil quale l'intero popolo italiano, con le significativa eccezione di buona parte dei "cittadini italiani di religione ebraica", riunitisi in piazza Santi Apostoli, in Roma, lo stesso giorno! Si noti: nella manifestazione milanese ricompare negli striscioni lo slogan incriminato da un... Donzelli, da cui non voglio prendermi una querela dicendo cosa di lui penso, ma gli si può obiettare che in assenza di un comunicato o dichiarazione ufficiale di chi porta il cartello, la scritta "Palestina Libera dal Mare al Fiume" potrebbe significare non la cacciata in mare degli ebrei, nel mare da dove sono venuti per effetto della Donazione Balfour, ma l'edificazione di uno Stato Unico Binazionale dove ebrei ed arabi potrebbero se ci riescono convivere pacificamente, conpari dignità, non con palestnesi che ora fanno da sguatteri agli ebrei, fatti uscire dal Lager di Gaza, secondo quanto dice Donzelli, per lavorare... Ma credo che ipotesi di questo genere non sia per nulla gradita ai Coloni Venuti dal Mare, se mai fosse vagamente possibile o desiderabile! Di certo i Due Stati sono una ipocrisia a cui nessuno ha mai prestato credito, e sono stati probabilmente ingenui o traditori i palestinesi che sottoscrissero gli Accordi di Oslo, mai attuati!

• Un'amara risata che parte da Roma ed arriva a Tel Aviv è il più sintetica ed efficace commento che può farsi a Fiammetta, la quale crede di poter incantare chi la legge usando lei la penna come il piffero di quel Pifferaio che suonando si portava dietro i bambini della favola! Qui i bambini, citati dal rabbino capo, si esprimono facendo barchette della Flotilla: questi sono gli italiani, dall'infanzia all'età matura ed anziana! Con le madri che in carrozzela portano gli infante alle manifestazioni per fermare il genocido di bambini ancora nel grembo delle madri di Gaza!

• Se la "solita Albanese" (Dio la preservi dal Mossad!) dice quel dice sa di poterlo dire e documentare, a differenza di Fiammetta che ogni le spara sempre più grosse senza nessun controllo e nessuna verifica di quel che dice e desidera sia ed avvenga! Hai vinto tu e noi abbiamo perso! Mettila così, se così ti pare!

Questo qui è uno dei più documentati, bisogna riconoscerlo. Dove raccoglie le notizie o chi gliele passa, non possiamo saperlo ma solo immaginarlo. Quanto ai presunti stupri dei Coloni Danzanti del Nova Festival noi non eravamo presenti alla Festa e possiamo soltanto basarci su libri come quelli di Rula, la quale dice che di stupri non vi è traccia documentale e le prime bufale sui 40 neonati decapitati sono state subito smascherate come tali. Possiamo pensare che tutto il resto sia pure bufala strementale per compiere il genocdio programmato. Come per ogni guerra che si vuole iniziare si è sempre cercato il casus belli! Non è diverso per il genocidio, si badi: ancora in atto e per nulla terminata! Se la tregua passa, non significa che il genocidio sia finito: resta e lo sarà per sempre, nei secoli dei secoli: i morti non resuscitano! E meno che mai possono essere dimenticati dai vivi, che vogliono il processo e la condanna degli assassini, con i quali non si può convivere o vederseli seduti accanto nei ristoranti in cui si mangia! A lume di logico è del tutto inverosimile che da parte dei miliziani di Hamas un'azione terribilmente complessa come quella del 7 ottobre fosse finalizzata al compimento di... stupri, come obiettivo strategico! Inoltre, se davvero Hamas è tanto bravo nel gestire la comunicazione, come dicono e si attribuisce loro dagli stessi Fetidi, sarebbe profondamente controproducenti fornire argomenti alla propaganda israeliana, che tanta si affanna e tanti soldi spende per demonizzare la Resistenza palestinese. Interesse di Hamas poteva essere raccogliere il numero massimo di "ostaggi" o prigionieri, come li si vuol chiamare, per avere una corrispondente liberazione delle migliaia di prigionieri palestinesi nelle carcere israeliane, dove stupri, torture ed umiliani, perfino di bambini, possiamo solo immaginarle e solo occasionalmente e indirettamente averne documentazione! Non mi affanno a replicare che se a Benny Morris viene impedito di parlare in Germania da studenti che non lo vogliono sentire, è da dire che prima di lui in Germaina, ed in Italia, a Roma, si è impedito di parlare a Ilan Pappe. Ed ad impedirglielo sono stati gli ebrei, in tempi in cui bastava loro fare una telefonata al Rettore o al Sindaco! Il buffo è che i due storici sono concordi nell'ammettere l'esistenza della Pulizia Etnica in Palestina nel 1948! La differenza consiste nel fatto che Morris pensa e dichiara che nel 1948 non ci si doveva limitara all'espuslione di soli 750 mila palestinesi su un milione e mezzo: bisognava allora espellerli tutti per non avere oggi il problema di cittadini arabi israeliani di serie B, dei quali non si fida e per questi vengono esclusio dal servizio militare obbligatorio! Guai se si mettono delle armi in mano loro! Prego chi legge e trova lui il link dove Morris fa questa affermazione di mandarmelo. Altrimenti senza link dovrò togliere questa parte. La guerra mediatica in corso è tale che di ogni affermazione che possa prestarsi a contestazione bisogna fornire l'indicazione della fonte e ogni documentazione possibile.

Ma che gremita! Essendomi facile l'ubicazione, abitando io in Roma,  avevo pensato di andare a vedere quanti riuscivano ad essere! Per prudenza ho preferito evitarlo: sono conosciuto! Mi avevano già minacciato di morte ai tempo di Piombo Fuso ed avevo presentato a suo tempo querela! Ma a dire che erano "pochi" è lo stesso rabbino capo dal palco! Chi poi conosce la capienza delle diverse piazze romane quella dei Santi Apostoli viene scelta proprio quando si sa di essere in pochi. E comunque non è questione di numeri,  non ne facciamo noi una questione di numero. L'importanza di una manifestazione sta nel messaggio che si vuole mandare. E qui il messaggio è di piena adesione al genocidio in atto, di cui si "nega" l'esistenza, cosa che se riferita all'«Olocausto» in Germania è punito con molti anni di carcere: non sono mai riuscito ad avere le statistiche carcerarie, ma tempo che sia parecchie migliaia le persone finite in cartcere solo per avere scritto dei libri o manifestato opinioni. Essendoci passato e fortunatamente uscito immune, ricordo qui che la mia posizione non è mai stata quella di uno storico dei campi di concentramento che sostiene o non sostiene aluchè in materia, ma quella del Filosofo del diritto che afferma i principi sacri ed irrinunciabili della libertà di pensiero ed espressione, della ricerca scientifica anche in campo storico-umanistico e di connesso insegnamento. Per questo avrei voluto abrograre la Legge Mancino, se fossi stato eletto in parlamento: lo dichiarai e la Comunità ebraica mi si avventò subito addosso! Ma io non piegai la schiena allora e meno che mai la piego adesso. Vivo serenamente la mia emarginazione! 

– Prima ho sentito mille, ore leggo due mila, ma facciamo pure quattromila! Concesso! Se poi vogliono un confronto con le altre piazze di segno opposto, si può fare. Bisogna capire come, con quali modalità! Nessuno teme il confronto e il contraddittorio: al Riformista abbiamo scritto molte lettere di confutazione dei loro articoli. Non hanno mai risposto e non hanno mai accettato il contraddittorio. Di certo, avendone verificato la sostanza e qualità delle loro argomentazioni, non li temiamo. Ma ormai l'evidenza è tale che ogni persona può verificare l'enormità del genocidio che vede sotto i suoi occhi e partendo da qui può trare tutte le conseguenze ed avere la traccia per andare a documentarsi, leggere i libri che servono, se ne ha il tempo e la curiosità!

– Quanto al Papa, che è stato arruolato alla Manifestazione, è questione tutta interna al cattolicesimo: della Chiesa in quanto battezzato e cresimato, mi è stato spiegato da dotti teologi, io faccio parte, ed il Papa per un libero cattolico, che non prende stipendio da una qualche istituzione ecclesiastica, nonè un superiore gerarchico, e si può da lui dissentire. e se scomunica chi dissente, chi se ne ***! Noi cattolici liberi sappiamo che l'Istituzione ecclesiastica è largamente infiltrata! La figura dell'Anticrista aiuta a capire questa possibilità. Oggi il Papa contraddice apertamente il Vangelo e non vede che Cristo è nuovamente crocefissi in Gaza per mano degli stessi di allora! Dovrebbe aver appreso qualcosa dal bombardamento ebraico dell'unica parrocchia cattolica presente in Gaza! Non sembra aver appreso molto. Non per nulla è un amerikano!

– Si! Gli ebrei ci sono, e ci stanno, e non siamo certo noi a minacciarne l'esistenza. Ci sono persino comodi per farci capire e ricordarci che noi non siamo loro e non vogliamo essere loro, come loro, soprattutto in questa fase, in cui li vediamo compiere loro, o intestarsene il fatto che negano, quel genocidio con il quale per 80 anni hanno colpevolizzato noi, i nostri padri, tutti i nostri antenati da migliaia di anni a questa parte, dall'origine dei tempi e della presenza dell'uomo, da quando discese dagi alberi fino ad oggi! Loro dicono di essere sempre stati una specie a parte: buon per loro! Questa è l'essenza della loro religione che per fortuna ha numeri risibili rispetto al seguito del cristianesimo e dell'Islam, ed anche delle restanti religioni. Sono un Unicum tutto a se stante. Se ne stiano beati e contenti. Nessuno li tooca, nessuno si accorge di loro, finchè non fanno ciò che a Gaza e nella Palestina occupata fanno da oltre un secolo!

– La "grande famiiglia" di ebrei, cristiani e musulmani è tutta nella tua immaginazione! E ce la lasciamo! Qando saprete dirci in modo chiaro e circostanziato cosa è questo antisemitismo abbiamo fatto un passettina avanti in quella conoscenza che rende possibile il confronto ed il contraddittorio. Ma fino ad allora voi bluffate, ma noi non ci caschiamo e no vi teniamo il sacco. Dico noi e voi sono perchè io immagino e delimito due campi, ed io scelgo in quale dei due stare. Ma è chiaramente una semplificazione del discorso! Non si può poi personalizzare più di tanto.

– Il Riformista si dichiara e riconosce essere organo dell'Hasbara. In tutta la nostra vita, da quando il Rifromista esiste noro ricordiamo di averne comprato una sola copia,  o forse una sola. Con Polito, che è stato uno dei suoi numerosi direttori, ricordo di aver preso un caffè da lui a me offerto: è mancata una seconda occasione per poterlo offrire io a lui. Ma ricordo una sua dichiarazzione di quando era ancora lui direttore: se tutti sono antisemiti, nessuno è antisemita! Questa ci sembra oggi la direttiva editoriale con Claudio Velardi direttore: tutti nel mondo sono antisemiti! Fossi io un ebreo, incomincerei a preoccuparmi Attenzione! Implicito riconoscimento di una "mareggiata" che non è una pioggerellina passeggera!.

– Bella e splendida compagnia qui elencata a futura memoria: «La manifestazione, promossa dall’associazione Setteottobre, ha visto l’adesione di oltre cinquanta realtà: le Comunità ebraiche di Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Livorno; UCEI e UGEI; le Associazioni di Amicizia Italia-Israele; la FIAP; “Evangelici d’Italia per Israele”; le Fondazioni Luigi Einaudi, Studi Storici Gaetano Salvemini, Camis De Fonseca; le testate Radio Radicale, Il Riformista, L’Europeista, Israele.net e Inoltre; il gruppo ebraico LGBTQ+ Keshet.»

– – Attenzione qui casca l'asino! Dice l'IA di Google: «A Roma ci sono circa 13.000 ebrei, che costituiscono circa la metà degli ebrei italiani.» E dunque, se come sopra dice il giornalaio del Riformista i presenti erano addirittura 2000 (sui mille dati da altri e sui 4000 da noi concessi) vuol dire che in Roma, a piazza Santi Apostoli, a pochi passi dal Ghetto, non c'erano neppure gli ebrei romani, fatta eccezion peril rabbino capo ed il Presidente Fadlun: se il rabbino dice che erano "pochi" è da credergli, se è vero che un ebreo per il Talmud non può mentire di fronte ad altri ebrei; con un goy, parrebbe, si può anche mentire! Se il giornalaio dei Riformista è pure lui un ebreo, non sappiamo, e si rivolge in prevalenza a non ebrei, allora può tranquillamente portare il numeri dei presenti dai 4000 mila ai 40.000! Siamo generosi e glieli concediamo! Ma se i loro diretti antagonisti sono i cittadini italiani di "religione islamica", che vengono ogni giorno repressi ed insultati (non esiste un Osservatorio dell'Anti-islamismo) sono pur sempre un milione e mezzo, e la differenza è incolmabile. Non parliamo poi dei Cattolici che non ubbidiscono al Papa o a Sant'Egidio! Non ci sono statistiche a me note! Oppure se si deve presumere che almeno la meta fossero romani, allora si riduce a poche unità la cosistenza delle singole "50 realtà" restanti. In altra occasione, dove io ero presente, in una manifestazione se ricordo bene organizzata da Fiammetta Nirenstein in piazza Montecitorio, chiesi io ad un poliziotto quanto stimava fossero i partecipanti. Rispose: 400! E non credo che i numeri reali ieri a Piazza Santi Apostoli fossero diversi! Ma dispiace non esserci andato! Avrei potuto almeno contarli e guardarli in faccia! Ma è stato saggio e prudente non andarci.

– – – Della Fondazione Luigi Einaudi voglio ricordare un episodio. Nella sua sede romana, che conosco per esserci andato più volte, doveva tenersi la presentazione di un libro su argomento ebraico, ma non positivo oer gli ebrei. Arrivai all'ora indicato e mi fu difficile parcheggiare con la macchina. Io ero solo invitato come pubblico, non relatore. Trovai la porta chiusa! All'ultimo momento, per qualche telefonata ricevuta, fu negata la sala agli organizzati, ai quali prima era stata concessa. Episodi simili a Roma sono frequenti se si riesce sgraditi agli ebrei e si giunge alla loro attenzione. Telefonano, e chi riceve la telefonata deve obbedire. Fortunatamente, non è stato così per Gilad Atzmon, che ha potuto parlare all'interno di conferenze interne ad un Seminario della Facoltà di Lettere. Evidentemete non giunse la notizia alla Comunità che certamente sarebbe intervenuta bloccando. Gilad parlò su un tema mitico: sulla presunta maggiore intelligenza degli ebrei, ovvero come storicamente si formano le elites ebraiche. Ci sono le eccellenze intellettuali più eccellenze dellealtre eccellenze ma ci sono anche fra gli ebrei idioti più idioti delle altre etnie o gruppi sociali... Veramente illuminante quella conferenza a cui fui presente!

– Inesattezza o bugie: dalla registrazione del video che ho potuto seguire, di Terzi è detto che era presente alla manifestazione, ma non voleva salire sul palco a parlare. Non so se poi ci ha ripensato ed è salito a parlare (mediamente un minuto) nella parte di video interrottasi oer vizio tecnico (video9 del Corriere della Sera). Cambia poco.

– Il "filo conduttore" non è quello che dice il Giornalaio, ma questo: gli Ebrei devono ritornare padroni indiscussi dello spazio pubblico e delle istituzioni, devono avere il primo posto e sempre la scena, anche se sono una sparuta infima minoranza rispetto alle altre "realtà" politiche, socialie, culturali... E per ottenere questo deve essere fatta una larga applicazione della Legge Modigliani-Taradash-Mancino! Voluta dagli ebrei!

Questo Tizio che ha parlato per secondo o terzo ha in pratica letto un testo che avevamo già commentato: un odio vero e manifesto che gli colava dalla bocca come fosse bava. Non vogliamo ritornarci sopra. Ce ne siamo già occupata, prestandgli fin troppa attenzione!

• Ma davvero le cose stanno come pretende Velardi, attuale direttore del Riformista? Io non ci credo per nulla. Si di sapere assai poco sull'Iran, per difficoltà di accedere a buone fonti diretta ed anche per una certa lontananza sul tema. Sulla politica interna non mi ci addentro e trovo platealmente ipocrita e strumentale le chiacchiere su chi parla di diritti umani in Iran avendo in conto il genocidio in Gaza. Sul piano geopolitico non credo che nella guerra dei Dodici Giorni l'Iran abbia perso, se mai credo che sia il contrario e non mi è chiaro perché l'Iran sii sia voluto fermare nella distruzione di israele, di cui aveva pemetratole difese missilistiche. Quel che penso è che la sorpresa in cui l'Iran si sia trovato è dovuta ad un'opera interna di infiltrazioni spinistica e le le esecuzioni di cui si legge possano spiegarsi in questo contesto: viene smantellata la rete di cui Israele si era servita. Gli analisti di cui mi fido dicono che ci sarà un secondo roun, al quale entrambi i contendenti si vanno preparando. Le esecuzioni più frequenti di cui parlano gli hasbaroti credo siano dovuti  alla scoperta e allo smantellamento delle rete spionistica israeliana,  non cero a presunte violazioni dei diritti umani, ai cui in Israele si sarebbe più sensibile. Quanto alla pena di morte, che è un istituto del diritto penale, la si trova anche negli Stati Uniti! Anch'essi fondaci sul genocidio degli indiani d'America e forse per questo covinti di poter fare il bis con gli arabi!

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