Anche qui preferiamo riportare direttamnete dalla stessa testata ebraica, Bet Magazine:
«È intervenuta successivamente la giornalista Lucetta Scaraffia, che ha lasciato il Comitato Bioetico di Ca’ Foscari, a seguito degli episodi di antisemitismo accaduti nell’istituto. Nel suo intervento ha detto: “Non dobbiamo accettare mai più che un ebreo non possa parlare in un’università italiana, un comune italiano. Ogni volta che viene invitata una persona come la Albanese, quantomeno dovrebbe essere invitata a parlare anche una persona dell’altra parte. Con questa nuova ondata di antisemitismo abbiamo visto un fracasso della Giornata della Memoria: siamo di fronte ad un fallimento. Io penso che dobbiamo ripensare a tutto questo con nuove parole. Penso che per quest’anno dovremmo fare una sospensione della Giornata della Memoria, per protesta contro tutto quello che viene fatto contro gli ebrei. Sarebbe molto più forte la negazione in una giornata così significativa.»
– Mi viene da fare un sospiro brunettiano, come quello con cui ha aperto il convegno Ucei al Cnel!
– "La Albanese" non teme certo il confronto con chicchessia. A temerlo sono ben altri. Per non averlo il governo Usa le ha inibito l'accesso all'Assemblea dell'Onu di cui è Relatrice, ma ha parlato lo stesso da Città del Capo, da dove si è sottoposta alle domande, anche malevole, e di non certo non addomesticate, di giornalisti da ogni parte del mondo. Per "la Albanese" una cosa la chiede: che a parlare con lei, a confrontarsi, siano persone competenti in grado di comprendere la materia tecnico-giuridica di cui si tratta, non degli assoluti ignoranti della materia ed incompetenti, come quelli che si trovati l'ultima volta a "In Onda", un Fubini ed un Giubilei! Inoltre, "la Albanese" non di professione una talkshowista, ma una Relatrice Onu, in carica fino al 2028, la quale giustamente e doverosamente fa opera di divulgazione e spiegazione della sua Relazione che costituisce un atto ufficiale dell'Onu! Noi di lei, in quanto italiani, dovremmo essere fieri!
– Questa donna, che non quale idea abbia della "bioetuca! per aver fatto parte di un apposito Comitato, non mi pare che dia prova di grande intelligenza se crede di poter brandire come una minaccia la "sospensione della Giornata della memoria, per protesta etc" In verità, a mio parere non avrebbe mai dovuto venire istituita. Ad esserne indicato come padre di queste legge fu l'ebreo sinista Furio Colombo. Se non ricordo male, l'unico ad essersi opposto in parlamento fu un filosofo. Ma parte ciò, ormai si è realizzata quella che io chiamo la profezia di Gilad Atzmon, per il quale nell'ipotesi che Israele avesse usato la bomba atomica contro l'Iran si sarebbe realizzata presso la gente comune una sorta di inversione del concetto di temporalità:
– ma gli ebrei che oggi fanno questo sono gli stessi che si lamentano per l'Olocausto da loro subito?
Caspita! Sono gli stessi, e che adesso minacciano lo sciopero della Giornata, ed hanno fatto assai di peggio dell'uso della bomba atomica! Un genocidio di cui si assumono la paternità e responsabilità, in quanto collettivitò, in quanto popolo, nella Palestina occupata e nella "Diaspora", in Piazza Santi Apostoli, in Roma alle ore 19, con oltre "50 realtà" venute da tutta Italia! Parisi - stando alla profezia di Atzmon, formulata nel suo libro tradotto in italiano "L'errante chi?" - non poteva fare regalo migliore ai suoi correligionari!
• Di Piggi Battista, di cui si dice nella parte finale dell'arricolo di Bet Magazine non vogiamo occuparci oltre. Dei suoi libri in carta stampata forse ne abbiamo letto uno, "Lettera a non ricrdo chi", e ce ne basta ed avanza. Non ricordo bene se ha ricevuto lui premi in Israele. La sua immagine è per noi definitivamente consacrata in quel "Vabbè" con cui in contraddittorio aveva pensato di poter liquidare le argomentazioni tecnico giuridiche di Francesca Albanese. Un uomo simile lo si lascia dire una volta e si sa cosa potrà dire tutte le altre volte. Dobbiamo fare un uso saggio del nostro tempo per individuare le diverse peculiarità dell'hasbara, che ha versione differenziate, come giustamente annota Rula nel libro "Genocidio" che stiamo leggendo, con frequenti interruzioni dovute ai moti di sdegno per le cose che vi apprendiamo via via.
 
 
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