Dal minuto 7.00.50 al minuto 7.14.00. Giorno: 12 ottobre 2025. Radio Radicale: «La storia stravolta e il futuro da costruire». Convegno. Roma,, 09.30. Durata: 9 ore e 20 minuti. Organizzatori: Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Luogo: CNEL, con presidente Renato Brunetta.
• Parla Alessandro Barbano, a me finora del tutto ignota, ma che inizia subito con apprezzzamente che già lo qualificano. Sentiamo quel che dice!
– Ma più "conformismo" del vostro, dove se ne trova?
– Parlano male in pubblico, ed in registrazione, di Orsini, che se fosse presente li avrebbe sbaraccati tutti, come pure è stata svillaneggiata la dott.ssa Albanese, assai più pesantemente di quanto si imputi alla stessa Albanese di aver fatto con Liliana la Senatrice a vita! Questi individui non si accorgono delle contraddizioni in cui cadono, loro che sono cultori del "doppio standare": ma perché Israele no e gli altri sì? Unza canzonetta fra loro assai popolare!
– Giuste osservazioni sui talk! Per quel che mi riguarda li ho sempre criticati e detestati, anche se a campione per pochi minuti li seguo, non per averne approfondimenti, ma per sondare gli orientamenti ideologici degli editori e valutare il grado di corruzione e penetrazione dell'hasbara, per individuarne e riconoscerne gli agenti. Vado avanti per capire dove questo signore trova la sede dell'approfondimento, e di quale approfondimento si tratti, abbia lui in mente. Non mi aspetto nulla di buono. Vediamo dove va a parare.
– Il 7 ottobre né un atto terroristico né una atto di guerra, ma... ma un sacco, come dei Lanzichenecchi a Roma nel Cinquecento! Idea balzana quanto mai! Verso la fine dell'adunata nessono però che abbia posto la questione preliminare e dirimente: che venisse fatto nell'immediato, o ancora oggi se serve, una Inchiesta internazionale indipendente per sapere cosa per davvero è successo, come sono andate le cose, senza dover accogliere, acriticamente la versione del governo israeliano, noto e comprovato mentitore seriale! Le prime notzie che erano state date, i 40 neonati decapitati, per forza di cose più cheper volonta di far luce, si sono dimostrate false! Come false restano tutte i pruriti sugli stupri fatti da Hamas. A leggere il libro accuratissimo du Rula al riguardo non vi è nessun straccio di prova e di documentazione nessuna testimonianza delle vittime! Lo stesso Hamas ha accettato e chiesto una inchiesta indipendente, come qui abbiamo più volte scritto!
– Implicitamente per loro pericolosa la tesi che il7 ottobre sia stato un "atto di guerra". Se dicono questo, devono allora riconoscere la fondatezza degli striscioni che parlavano di inizio con questa data della resistenza palestinese. Perché li scandalizza tanto e suscita reazioni quello striscione? Perché non tiene conto degli stupri? Ma se non ci sono stati? Se non avete documentato nulla di cosa è successo? Cosa pretendete? Mettetevi d'accordo su cosa volete sostenere e dare ad intendere, ad incominciare dai talk show, dove siete onnipresenti e tenete banco, con un pubblico pagato per applaudirvi!
– Cosa significa la presunta tregua o pace, chi abbia vinto o perso, è presto per dirlo, ed anche poco interessante, anche se il minor numero di morti al giorno è un fatto positivo per chi ha a cuore la vita delle persone! Ma il fatto più importante e grave che resta, e che tutti tacciono, e sembrano voler ignorare e far far dimenticare, far passare in cavalleria è il genocidio, che resta e che deve esser punito: se ciò non accade, siamo per davvero alla fine del diritto e di ogni principio di giustizia, umanità, convivenza civile. Siamo alla istituzionalizzazione delle legge della giungla, ed ognuno che vuol essere sicuro sa che deve armarsi al meglio. È una lezione che potenze come la Cina e la Russia, per indicare le maggiori, traggono. E questo significa per davvero la fine della storia che coincide con la fine dell'umanità!
– No! Sulla pace capita qui a proposito una citazione dotta da Thomas Hobbes, la prima legge di natura, che sua prima parte suona: la pace deve essere ricercata con tutte le proprie forze e volontà, perchè è solola pace e la volontà di pace che dà la sicurezza della vita, non la forza, che è sempre precaria, alterna, e deperibile: l'uomo più debole più uccidere l'uomo più forte solo che lo colga in un momento di sonno. Prof. Sechi, dice il prof. Hobbes, in sommesso dissenso davanti a lei, che è la volontà di pace, che garantisce la pace, non la forza che è solo imposizione di una parte sull'altra. Tutti gli Impero della storia che confidavano nella loro forza hanno avuto un ciclo di vita più o meno lungo e travagliato, sofferto, che ha poi portato alla loro scomparsa. La seconda parte delle legge di natura definita da Hobbes, dice che se poi la pace non è possibile perchè manca ogni volontà di pace, allora bisogna armarsi senza limiti per fare una guerra senza limiti per non soccombere, ma per quella che da Carl Schmitt è stata chiama la relazione hobbesiana dell pericolosità l'uomo è di tanto più pericoloso delle belve in senso proprio di quanto le sue armi (bastoni, spade, cannoni, fucili...) sono più pericolose di zanne, artigli, unghie, fauci, veleno dicui dispongono gli animali. Oggi però rispetto ai tempi di Hobbes le armi umani sono di una letalità tale che se dispiegate in tutta la sua potenza non vi saranno più né vincitori né vinti, e forse neppure vita umana o animale sulla terra o nelle acque... Se qualcosa resterà, sarà un nuvo ciclo biologico con altre specie animali e vegetali. Preferisco basarmi sul prof. Hobbes e sul prof. Schmitt piuttosto che prendere sul serio un certo Sechi che in teoria dovrebbe essere un giornalista!
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