venerdì, ottobre 31, 2025

Voci critiche sulla manifestazione sionista in Piazza Santi Apostoli

Finora nel motore Google i link che ho trovati sono quelli di parte, degli stessi manifestanti, che hanno presentato come un successone la manifestazione, riuscendo a gonfiarne il numero fino a 2000 (il Riformista) a fronte di un vero e proprio flop dato da Contropiano, che ha potuto raccogliere contizie che non avevamo: la presenza in piazza di Renato Brunetta, di cui abbiamo detto diffusamente. Puure delle molestie subite da una giornaista che passava a fare domande, cose che mi conferma nella saggia condotta di non andare io a vedere di persona: non sono un giornalista di mestiere e non avrei avuto titolo ad intervistare i presenti.

Possiamo fare però un poco di calcoli matematici. Posto il numero massimo di 2000 (il Riformista) di quella che avrebbe dovuto essere una manifestazione nazionale e che avrebbe avuto risorse finanziare illimitate per la sua organizzazione, a fronte di 13 mila ebrei romani che da soli costiscuiscono il 50 % della presenza ebraica in Italia, si può dire che non ci sono andati neppure gli ebrei romani, a parte i soliti Di Segni (Riccardo e Noemi) e Fadlun, il presidente succeduto a Pacifici! Ma non ci sono andati neppure gli elettori dei partiti di governi sponsorizzati (Fratelli d'Utalia, Forza Italia, Lega) e di Opposizione (PD) a parte la Picierni che è cosa a sé.

E questo depone bene per gli ebrei non intruppati nel loro associazionismo: significa una comprensione della situazione, del genocidio, e la dissociazione dei comuni ebrei che possiamo conoscere. Nel mio palazzo credo che ci sia un ebreo, che suppongo esser tale perchè ho visto una volta che riceve Shalom, ma può non significare nulla! Non gli ho mai chiesto se è un ebreo, non mi interessa, non me lo ha mai detto, è indifferente che lo sia o non lo sia: è una brava, mite e gentile persona con cui abbiamo rapporti di buon vicinato! Non abbiamo mai toccato temi scottanti e divisivi!

Senza scrivere nuovi post, segnerò qui di seguito, oltre a Contropiano, altri articoli critici che dovesse nel frattempo uscire. Forse i grandi media nazionale e le televisioni non se nesono occupatei proprio per non rilevare il flop. Lo si può pensare! In Rai - si apprende, come pure che sarebbero stati stanziati dal governo israeliano 20 milioni per denigrare ed attaccare Francesca Albanese - vigeva il divieto di usare la parola genocidio.

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