L'ho rivisto dopo. averlo invece visto e sentito in vari eventi sionisti in Roma. Ho quindi ho potuto imarare a conoscerlo ed analizzarlo! Adesso rivendolo per la prima volta come corrispondente per la Rai dalla Palestina occupata riesco a capire e decifrare meglio il modo in cui riporta le notizie, Non c'è oggettività! Ma copertura di un crimine di genocidio che ben si guarda dal riconoscere e denunciare. Idealmente, per l'informazione che offre, almeno questo sezione, questo "bloco" di Rai andrebbe pagato non il canone che ci obbligano a pagare, ma tanti secchi o tonnellate di letame, quante corrispondono in danaro al canone pagato. Insomma, se proprio non vogliono togliere il canone per una televisone pubblica ormai inutile, se proprio non si vuol scegliere un diverso modo di finanzaire una emittente pubblica, almeno di concederci di pagare il canone in natura, anziché in denaro, ossia con tanti chili o tonnellate di letame secondo il valore commerciale ed i prezzi di mercato.
Un esempio di manipolazione?
Vi è stato un nuovo attacco alla parrocchia cattolica in Gaza!
Come racconta la notizia?
Non si sono fatti male!
Non è che stigmatica il fatto dell'attacco, ma che non si sono fatti male!
Cioè di un qualsiasi fatto non si informa sull'aspetto essenziale, sulle responsabilità giuridica del fatto (genocidio, crimine) ma su aspetti secondari e marginali eludendo quelli principali, essenziali, qualificanti.
E che un Brunori nel suo servizio Rai possa dare solo questo genere di informazione lo si capisce sentendo così dice nei suoi interventi alle diverse manifestazioni sioniste di questi giorni con la presentazione del suo libro che viene elogiato da un Gasparri. Di uno che la pensa come abbiamo appurato che genere di informazione giornalistica ti puoi aspettare?
I giornalisti palestinesi di Gaza vengono sistematicamente uccisi, e resta solo un Brunori al seguito dell'esercito israeliani, o che ripete i comunicati del governo israeliano, la sua versione dei fatti, l'intepretazione che gli israeliano danno.
Non mi faccio speranze rosee, e l'unica cosa il cui confido è nell'aumento e nella permanenza delle noostre manifestazione... io faccio tutto quello che è nelle mie possibilità ed ognuno dovrebbe quanto più può fare, unendosi ad altri.
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