lunedì, dicembre 08, 2025

Soldi, soldi, soldi... che arrivano da Israele e vanno a chi?

Se per l'Italia riuscissimo ad avere l'analitico di questi finanziamenti, non solo per l'oggi,ma soprattutto per il passato, molte cose ci diventerebbero chiare. Per adesso possiamo sospettare, quando sentiamo personaggi in tivù o leggiamo determinati artico. Se diamo corpo asi nostri forti e radicati spspetti rischiamo di andare sul penale, ma se abbiamo dati ufficiali in mano, nessuno potrebbe dirci nulla. Che il denaro c'è, lo si sa in partenza. Dove arriva ed i chi va non lo sappiamo, io almeno non lo so. I nostri servizi segreti dovrebbero farcelo sapere, ma può darsi che loro stessi siano destinatari di questi finanziamenti, che non vanno necessariaente e unicamente a giornaisti: chiunque sia utile ad Israele è un possibile beneficiairio.

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Riprendo e condivido questo testo, di fondamentale importanza per le nostre analisi:


Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich e il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar hanno approvato uno stanziamento di 2,35 miliardi di NIS (circa 750 milioni di dollari) per campagne di sensibilizzazione a favore di Israele, note come hasbara, nell'ambito del bilancio nazionale del 2026 presentato venerdì 5 dicembre.
Il budget sarà utilizzato per diffondere messaggi pro-Israele in tutto il mondo, finanziando campagne sui social media, collaborando con organizzazioni della società civile, portando delegazioni di leader, funzionari eletti, influencer e personalità di alto profilo in Israele, ha affermato il governo in una nota.
Particolare attenzione sarà data ai campus universitari americani, teatro di proteste a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio di Gaza.
Oltre 300 milioni di dollari sono già stati autorizzati.
Il Ministero degli Esteri riceverà inoltre altri 150 milioni di dollari per la "diplomazia", una somma oltre venti volte superiore rispetto ai budget simili degli anni precedenti.
"Oltre all'aumento di bilancio, il governo ha approvato la mia proposta di istituire un'unità di diplomazia pubblica presso il Ministero degli Affari Esteri. L'unità coordinerà il lavoro del Ministero in materia di pubblicità", ha dichiarato il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar.
Sa’ar ha sottolineato che, sebbene gli importi approvati siano ancora modesti rispetto alle sfide globali, rappresentano una svolta significativa: “I nostri nemici investono ingenti somme contro di noi. Israele ha agito con mezzi modesti e ora deve aumentare le risorse e adottare metodi nuovi e moderni”.
“Investire nella guerra della consapevolezza è fondamentale. Stiamo facendo cose senza precedenti ma dobbiamo investire molto di più, come facciamo per aerei, bombe e intercettori", ha affermato Sa’ar.
Il bilancio dovrà ora essere approvato dalla Knesset prima di diventare ufficiale.

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