mercoledì, dicembre 24, 2025

Il volto del regime a Napoli

Ho appreso ieri sul tardi dell'aggressione subito da Angelo d'Orsi a Napoli, dove invitato dall'ANPI era accompagnato dal Dibba per parlare entrambi sulla "russofobia", e sono stati verso la fine molestati da bande di Ucraini, che anziché andare a combattere in Ucraina se ne stanno comodi in Italia, ma dall'Italia combattono a Russia e gli italiani che non vogliono lasciarsi spingere e trascinare in guerra contro la Russia, ossia contro i nostri interessi ed il nostro onore.

Io sono rimasto fermo ai fatti di Libia, nel 2011, quando contro i nostri interessi ed il nostro onore fu stracciato una trattato di amicizia che avevamo con la Libia di Geddafi, al quale Berlusconi baciava la mano. Come cittadino italiano, non ebreo, non meloniano, non amico di Israele, quel tradimento brucia ancora sulla mia pelle, macchia il mio onore.

I governanti che si sono succeduti da allora hanno condotto l'Italia a baciare la suole delle scarpe a quanti ci prendono a calci nel sedere. Chi ci governa pretende di essere l'Italia e di parlare ed agire a nostro nome, per i nostri interessi e salvaguardano il nostro Onore, se ancora qualcuno ritiene che l'Onore di una persona, di un popolo, di una nazione sia cosa importante da difendere, tutelare e trasmettere ai nostri figli a nipoti, alle generazioni che verranno dopo di noi.

L'Ucraina? A fatica ho imparato dove si trovi sulla carta geografica, mentre la Libia quasi la si poteva raggiungere a nuoto. Con un lavaggio del cervello inaudito ci vengono a dire tutte le sere che i nostri interessi ed il nostro onore si trovano, o ritrovano in Ucraina, e non in Libia dove l'abbiamo perso. Per non parlare di Gaza, dove ci troviamo letteralmente complici del più mostruoso genocidio della storia, che offusca tutta la Narrazione che ci è stata imposta sull'Olocausto ebraico, ogni anni ripetuto in 27 gennaio, ma con un serie di filmati televisivi che inizia da Ottobre!

Ieri a Napoli vi era dei veri e propri energumeni, un tizio grande e grosso, quasi due metri, un gorilla, che si lamentava di essere stato aggredito da un ottantenne, il prof. Angelo d'Orsi! Non erano nemmeno studenti! Erano vere e proprie bande ucraine, che anziché combattere in Ucraina, sul fronte con la Russia - non aggressore, ma provocata e aggredita, almeno dal 1989 – vengono lasciati molestare pacifici cittadini riuniti per parlarsi fra di loro e chiarirsi le idee.

Nei filmati non è visto nessuna polizia. La ministra pronta a fare da reggicoda a Emanuele Fiano, qui non si è vista, non si è sentita, almeno fino a questo momento incui scrivo. La stampa asservita aveva già pronta la velina del prof. d'Orsi, ottantenne, che aggredisce un giovanotto energumeno di due metri!

Queste le prime impressioni che scrivo di getto, ma seguirò per quanto possibile le notizie che mi giungono dalla rete e che sempre devono essere sceverate e valutate criticamente. L'episodio è istruttivo per vari aspetti, ed in particolare per alcuni che non renderò pubblici, ma che risalgono ad un trattamento analogo da me subito dall'ottobre 2009 in poi, praticamente fino ad oggi, dove però lo scenario generale riappare a ruoli invertiti.


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