La nostra è solo una selezione delle notizie che ci arrivano per newsletter dal nostro Corrispondente Americano. Fra queste privilegiamo quelle che ci informano sulla realtà effettuale, che è quella del genocidio in atto. Tutto quello che è previsione è per noi difficile da comprendere e da seguire e siamo tendenzialmente pessimisti. Ci sconvolge questo accanimento nel genocidio e ci offende l'insensibilità ed il “negazionismo” dell'Ebraismo romano che tuttavia ostenta un atteggiamento minaccioso verso gli italiani che non l'assecondano. È rivelatore l'atteggiamento dei turisti israeliani che in Brindisi hanno fatto il gesto del “dito medio” indirizzato ad italiani che manifestavano per fermare un genocidio che mai fu meglio documentato nella storia e che non può essere “negato”: sono cose che non si dimenticano! Qui, in questa Corrispondenza, che viene dall'America, non da Francesca Albanese, è chiarito ancora una volta con chi per davvero abbiamo a che fare! Magari il turista che circola per le nostre strade è il conducente del carro armato che ha diviso in due il corpo del bambino palestinese. Possiamo mangiare insieme in uno stesso ristorante con questi turisti che vanno fieri di ciò che fanno in Gaza e altrove?
Dal Corrispondente Americano:
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| La brutta verità, N° 7 in CT |
Lo sterminio di Amalek… Le forze israeliane uccidono un bambino palestinese nel centro di Gaza e poi travolgono il suo corpo con un carro armato, tagliandolo a metà
Monitoraggio del Medio Oriente Secondo testimoni oculari , mercoledì le forze israeliane hanno sparato e ucciso un bambino palestinese prima di investirlo con un carro armato nel centro di Gaza . Testimoni hanno raccontato che Zaher Nasser Shamia, 16 anni, del campo profughi di Jabalia, è stato prima preso di mira con munizioni vere e poi schiacciato da un carro armato israeliano, che ne ha tagliato in due il corpo. Fonti mediche hanno confermato il recupero di 30 corpi da una fossa comune all'interno del complesso medico Al-Shifa a Gaza, sottolineando che le operazioni di recupero sono in corso. Si stima che più di 300 persone siano state sepolte nella fossa comune durante precedenti operazioni militari. In una dichiarazione rilasciata mercoledì, il Ministero della Salute ha affermato che dalla dichiarazione del cessate il fuoco dell'11 ottobre 2025, sono stati assassinati 379 palestinesi, 992 feriti e sono stati recuperati 627 corpi. Dal 7 ottobre 2023, le forze israeliane, con il sostegno americano ed europeo, hanno portato avanti un'offensiva genocida di matrice religiosa nella Striscia di Gaza, che ha comportato omicidi rituali su larga scala, carestia, distruzione di massa, sfollamenti e arresti, in barba ai ricorsi internazionali e alle sentenze della Corte internazionale di giustizia che ordinavano di porre fine a tali azioni. Il genocidio ha causato oltre 241.000 palestinesi uccisi o feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini, e più di 11.000 dispersi. Centinaia di migliaia di persone sono state sfollate, mentre la carestia continua a mietere vittime, soprattutto tra i bambini. |
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