giovedì, dicembre 04, 2025

Francesca Albanese: erano in malafede ed aspettavano il momento!

Che Israele abbia mobilitato in Occidente (Usa, Europa, Italia) tutti i suoi agenti contro Francesca Albanese è nelle cose ed in tutta evidenza: mancano le veline, le registrazioni telefoniche, le documentazioni fattuali, ma sono facilmente ipotizzabile. Avevano una difficoltà: la popolarità crescente di Francesca. Come la si poteva neutralizzare? Con due classici e collaudati strumenti: a) la corruzione; b) la diffamazione. La forma del primo strumento si era già incominciata a manifestare con le cittadinanze onorarie, da sindaci per lo più sinistrorsi che avrebbero preso due piccioni con una fava: ammorbidire i toni di Francesca (il sindaco rimproverato... era di Bologna?) e raccoglierne il consenso elettorale alla prossima tornata; b) La diffamazione è stata caricata sul "monito all'informazione", non specificatamente alla Stampa, proprietà Elkann che detiene anche tutto il gruppo Gedi. In pratica, possiede (in perdita) tutta la stampa italiana. Si noti che al convegno Ucei, di cui abbiamo fatto studio a parte, era presente solo la Stampa (Avvenire se ne andò con una fondata scusa), che sembrò dissentire dalla linea del convegno, ma era solo un gioco delle parti: la condanna di Hamas, legittima Resistenza palestinese, era pienamente recepita... Sono furbi e collaudati! Guai a chi si lascia ingannare!

È allora?

Non tutto il male viene per nuocere, e probabilmente l'accaduto è stato un bene se delimita meglio i campi e spazza via le ambiguità. La speranza e la scommessa è checontinui a crescere il Movimento nelle piazze e per le strade. Sono queste le vere forze reali: è il popolo italiano che si manifesta nella dimensione propria della Politica che è la presenza reale e la pubblicità, cioè l'essere in piazza ad esprimersi senza il bavaglio che pretendono i giornali. L'attuale comunicazione è nemica del Popolo: lo ha ingannato sul genocidio in Gaza e spinge per la guerra e il riarmo a detrimento dello stato sociale. Vuole mandare a morire i nostri giovani, che con le loro speranze, richieste, aspettative sono il loro nemico: non vorranno né potranno mai dare lavoro, occupazione, studio, professionalità, casa, famiglia... Temi in apparenza distinti l'uno dall'altro, ma che oggi si fondono tutti in un nome di appena quattro lettere: Gaza!

E Francesca venne per scoperchiare la pentola in ebollizione!

Non è cosi?

Discutiamone non nei talk show show, o nei giornali, sulla Stampa di Torino, ma nei nostri social, nelle nostre riunioni, nelle piazze, nelle aule, nelli sedi...

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