giovedì, dicembre 04, 2025

Dunque è una proprietà pubblica lo spazio concesso alla Sinagoga di Monteverde?

Fino a pochi giorni fa ignoravo assolutamente tutto dell'esistenza di questa Sinagoga in Monteverde, in Roma. Sapevo dell'altra, ma di questa, e non mi interessa saperne se non per i fatti di cronaca e adesso per questo brano che leggo qui, e da cui riporto questo brano:

«Grazie a un accordo tra Riccardo Pacifici, motore inesauribile del tempio, ed Enrico Gasbarra, allora presidente della Provincia di Roma, venne concesso l’uso dei locali della nuova sede di Viale di Villa Pamphili più grande, più accogliente, più bella. Una realtà che negli anni si è andata consolidando come centro di culto ma anche di socialità e di incontro tra generazioni. Un luogo dove nonni, genitori, figli e nipoti si ritrovano per pregare, per attività conviviali e di studio e dove si consolidano i rapporti.»

Tralascio tutte le melensaggine restanti, ma qui apprendo di un "uso di locali” concesso dal presidente della Provincia dell'epoca. Ciò che mi lascia perplesso è il dibattito feroce, a cui ho assistito ieri o l'altro ieri, su analoghi spazi che invece devono essere tolti ai "centri sociali", sui quali invero so assai poco o nulla. Ciò che mi stride è l'enorme disparità di trattamento.

Senza scendere nel dettaglio dello sconcerto, mi limito ad una celeberrima citazione:

«c'è del marcio nel regno di Danimarca», che qui diventa il Regime di Giorgia della Garbatella!

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