Estraendoli dalla ordinaria Fetida Rassegna meritano un post a parte, estratto da un'altra Fetida Rassegna, che si aggiunge a quella consueta: ve ne sono almeno tre, se non quattro e più, che noi esaminiamo per decostruirne i testi ed estrarne l'ideologia. Qui sono sotto i riflettori gli Evangelici, così detti, ma che nonna hanno a che fare con il Vangelo! E che noi, formalmente cattolici battezzati e cresimati, escludiamo nel modo più assoluto dal concetto stesso di Cristianesimo, prima ancora che dal senso di "religione" che è dato al nome di Cristianesimo: tutti noi non possiamo non dirci cristiani, per ragioni culturali, prima ancora che religiosi, ma di certo non dobbiamo dirci o sere né cristiano né ebrei, fermo restando che nessun "odio", violenza o illegalità è da noi praticata, predicata o istigata verso questi soggetti. Vogliamo semplicemente e lecitamente dichiarare la nostra alterità e dissociazione particolarmente sul genocidio palestinese in Gaza per opera di quell'IDF che gli Evangelici esaltano: mettono in croce Gesù Cristo per la seconda volta in Gaza!
– Erano in mille? Una vergogna ripetuta mille volte!
– L'assassino dell'IDF promette una nuova strage di bambini! Si può essere certi che nuovi bambini palestinesi, già nel grembo materno, verranno a morire, uccisi con la benedizione dei pastori evangeli, veri sacerdoti di Satana!
– Quattrocento dunque il numero degli uccisi del Festival? E quanti di questi sono stati uccisi dallo stesso IDF per la direttiva Hannibal? Non ce lo diranno, ma noi possiamo ipotizzare una nostra ricostruzione dell'accaduto facendo uso della logica. E non abbiamo nulla di che solidarizzate con assassini dichiarati e in procinto di continuare nel genocidio del popolo palestinese: possa colpirlo la Giustizia Divina prima che possa compiere altra strage degli innocenti, di altri bambini ancora nel ventre materno, operazione in cui sono specializzati.
I soggetti menzionati nel testo di cui apprendiamo ma su cui non facciamo commenti, per evitare strascichi indesiderati:
– I Liberati: Emily Damari; Tal Shoaham; Moral Stella Yanai; Aviva e Keith Siegel; Edan Alexander.
– Dr. Mike Evans: il video non si avvia dalla nostra postazione, ma deve trattarsi di uno dei momenti dell'evento per noi allucinante!
– Alexander: «“Questa è la prima volta che sono in uniforme accanto a Gaza”, ha detto Alexander alla folla. “Volevo che i terroristi vedessero che non mi spezzerò mai, e che restituirò il favore”, ha detto. “Mi avete dato l’inferno? Vi darò l’inferno”.» Annuncia che tornerà ad uccidere! Altro che secchi di letame alla Stampa di Torino! Qui si annunciano fiumi di sangue innocente! Sono soldati o criminali assetati di sangue con divisa da soldati? Siamo al di fuori di ogni etica militare! Questa è barbarie, ferocia belluina ammantata di religione "evangelica"! Altro che secchi di innocente letame! Il Riformista fa vanto di questo genere di Hasbarà che non osano le testate maggiori, che lasciano questo compito alle testate minori, ma sono tutte espressione di una stessa Hasbarà!
• L’unica domanda che avremmo da rivolgere loro è: ma come potevate andare a fare "festival" sapendo che al di là del muro vi erano degli internati dal 2006, da più tempo di quanto sia durato il regime nazista ed i campi di concentrazione nazisti, fra cui Auschwitz? Non pensavate alla gente che ci stava dentro e soffriva al di là del Muro? Voi cantavate e vi eravati alle danze ed alle orgie solite dei rally? Chi vi capisce è bravo! E. che pensate adesso delle centinaia di vittime palestinesi? Non ve ne importa nulla e pensate di ritornare ad uccidere donne e bambini? Dobbiamo credere alle vostre Narrazioni? Io no! Siete ritornate vivi e questo dovrebbe bastarvi! E dovreste anche ringraziare chi vi ha liberati!
• I Premi si sprecano! Per ogni cosa usano dare Premi! È una mania! Sentono il bisogno di essere premiati per i loro crimini e per la mancanza di empatia verso un popolo a cui tolgono terra, vita, dignità: vogliono sentirsi in buona coscienza ed approvati e benedetti da Dio, ed onorati e premiati dagli uomini!
• Shalom, Shalom! Come ha spiegato Gilad Atzmon, il termine che viene comunemente tradotto con pace, non significa per nulla pace, ma "sicurezza" per gli ebrei, e per i soli ebrei! In questo contesto si coglie. pienamente il significato proprio del termine
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