Ieri sera, alla trasmissione di Del Debbio, ho assistito a questo tizio, la cui voce a tutti noi ricorda i film di Stanlio e Olio, mai tanto scatenato contro Francesca Albanese, senza tuttavia riuscire a scalfirla. Tutt'altro la violenza e grossolanità dell'attacco è ritornata al mittente! Nel suo dire abbiamo appreso che quest'uomo che spesso appare nei talk show è un editorialista della Stampa torinese, che sappiamo appartenuta prima agli Agnelli o ora ad Elkann, che forse la vuole vendere. L'idea che subito ci si è affacciata alla mente è la seguente. Della FIAT ovvero Fabbrica Italiana Automobili Torino ci eravamo abituati a considerarla un simbolo della italianità. Elkann di iatliano non ha manco il nome. Agnelli era un cognome italiano, per lo meno. Ma Elkann di italiano non ha proprio nulla, almeno nel nome. Ed allora perchè non si porta negli Usa tutta la testata della Stampa e la sua redazione, ma con un nuovo direttore: Alan Friedman, che americano lo è già, e della Stampa può farne un giornale tutto americano, o anche - se vuole - israelo americano. Non è una buona idea? La FIAT a Torino poteva avere un senso, e dare lavoro, ma la Stampa senza Agnelli e senza la Fiat a chi ed a cosa serve?

Nessun commento:
Posta un commento