Mi si potrebbe obiettare che non lo sono, perché altri, ma non io possono fregiarsi di questo titolo. Fra i viventi, Massimo Cacciari, che tutte le sere con la sua bella barba compare in televisione, ma anche una Donatella De Cesare, che una volta ho spennato al Palazzo di Giustizia, dove mi c accusava di crimini negazionisti senza avere il coraggio di fare il mio nome, e che si faceva venire la febbre per non incontrami in pubblico dibattito... O fra i morti, che filosofi furono, un Socrate, Platone, Aristotele, San Tommaso...
Purtroppo, non posso dire di essere un idraulico, bellissimo ed utile mestiere, perché non so riparare il mio bagno di casa, o il falegname che mi sarebbe tanto piaciuto fare nella vita, e manco il calzolaio... Tutti bei mestieri che stanno scomparendo, eccetto quello fondamentale dell'idraulico.
Perchè dico queste cose?
Perché penso allo stupidissimo attacco che Francesco Giubilei ha fatto contro Francesca Albanese al XXXVI Congresso Sionista che si è svolto qualche settimana fa, credo in Roma, ed è stato trasmesso da Radio Radicale.
Giubilei, di cui ignoro e non mi interessa di cosa e come propriamente campi nella vita, di certo bene, grazie alla politica, di quale mestiere potrebbe fregiarsi, se non campasse di politica, accusa la Albanese di NON essere un avvocato, avendolo detto... Credo che la dott.ssa Albanese abbia spiegato il contesto in cui la cosa si sia originato. Quel che è certo, e che solo potrebbe interessare in una sfera di pubblicità, è che Francesca Albanese non abbia riportato nessuna condanna per millantato credito e nessuno sia stato da lei truffato, spacciandosi per avvocato.
Del lavoro e della professionalità di Francesca Albanese è tutt'altro ciò che interesse non solo il pubblico italiano, ma quello mondiale: lasua qualifica, competenza, titolarità di Relatrice dell'Onu sui diritti umani, e nello specifico sull'esistenza di un genocidio in Gaza! Nessuno ha contestato questa sua qualifica! Nessuno è in grado di contestarne la competenenza: né Francesco Giubilei, non Paolo Liguori, e meno che mai tal Liliana Segre!
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