domenica, novembre 30, 2025

Ma che vogliono? Che si elogi la stampa italiana?

Vada pure per la condanna unanime ed aperta di un atto inteso come violenza, violazione di proprietà, atto come illecito, ma da qui ad elogiare a prescindere tutta la stampa italiana ed il modo in cui ha fatto e continua a fare informazione è tutt'altra cosa! Si può, lo si è fatto, condannare l'assalto ad ogni sede di giornale, ma questo non significa che si debba essere soddisfatti dell'informazione "professionale" italiana, per la quale quelli di Israele sono crimini solo "presunti", per la quale in Gaza non vi è "genocidio" ma "guerra", per la quale la Russia è "aggressore" che ha perso la guerra, e simili. Questa non è informazione, è "letame" informatico!

Vi è in giro aria di terrorismo! Manco fosse stata la strage di Capaci! Posto che in generale la stampa italiana è una forma di letame, posto che tutti i soggetti responsabili condannano l'assalto alla Stampa, e che i responsabili se individuati saranno puniti, non possono pretendere di costituire una unità di consensi di giudizio che mai vi è stata!

Un giudizio negativo sulla stampa che vi è finora stato non può essere convertito in positivo: questa pretesa è sì una "intimidazione"!

Albanese? Qui: sante parole! Ma non si sentono da questo orecchio!

Il Manifesta la racconta un po' diversamente: le motivazione degli assaltanti, non giustificabili, c'erano e le hanno dichiarate! Con queste motivazioni ci si vuol confrontare? O si vuole ignorarle!

«Trentaquattro persone sono state identificate»: che significa? Sono queste persone gli autori dell'assalto? O verranno loro addossate le responsabilità penali dell'accaduto? Quanto per trovare qualcuno... O verranno torturate per farle confessare?

ah, ecco!

Mi sovviene un passaggio televisivo dove si trova Larussa, presidente del Senato, che ride alla votruzione virtuale di Trump che rovescia tonnellate di letame sulla testa dei Manifestanti americani!

Qui le parti si sono rovesciate: sono i Manifestati che scaricano sacchi di letame, reale, su tutta la stampa di regime.

Dopo aver condannato quel che è da condannare, possiamo ridere anche noi?

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