Va riconosciuto a Ferruccio Pinotti per le meno il merito del tentativo di collegare fra di loro una moltitudine di soggetti, persone fisiche, enti e sigle di ogni genere e di diversa natura, che è difficile tenere a mente senza una schedatura ed una computerizzazione dei dati, con costante aggiornamento. Non credo che una singola persona possa fare questo lavoro. Ciò che unisce elementi disparati sono i collegamenti con lo stato di Israele e con associazione che già nella loro intestazione recano l'aggettivazione "ebraico". Questo dà per lo meno una connettività nominale, ma è solo ciò che emerge ed appare, e la cui individuazione non può essere tacciato di "antisemitismo", un termine vago che in concreto non significa nulla ma che serve come fattispecie penale per allontanare occhi indiscreti e tentativi di ricerche ed analisi, anche per fini meramente conoscitivi. Vi è di che aver paura! In genere, sono gli ebrei che lamentano aggressioni e degli "anti, anti, anti", ma sono loro ad incutere timore a chi non è ebreo, non si professa amico degli ebrei, non si prostra davanti a loro, come è capitato di leggere nell'account fb di Francesca Albanese, non si è obbligati ad amare Israele, ma in compenso, generosamente, viene lasciata facoltà di “baciare loro il ***": documentato, se non è stato cancellato, ma in questo caso testimoniato, da me che ho replicato che "baciare" proprio no, ma in alternativa avrei potuto sparare con un fucile caricate a sale su entrambi le due mezze lune, se adeguatamente esposte e predisposte per la mira. Chiedo scusa per l'immagine forte, ma si tratta di un episodio reale, avvenuto nella sede virtuale di Francesca Albanese, dicui avevo preso le difese, senza averne tuttavia ricevuto mandato.
Forse l'elemento unificante può essere l'ostilità alla causa palestinese, il genocidio programmato dei palestinesi e la negazione di ogni loro diritto, di ogni loro auto-determinazione. Lo stesso può dirsi per ogni politica di B(oicottaggi), D(isinvestimento), S(sanzioni): il BDS che mi pare sia stato o stia per essere messo al bando in alcuni stati americani. Una simile politica fa necessariamente uscire allo scoperto i soggetti interessati, i soggetti della Lobby che ama non apparire, che ama nascondersi e negarsi in quanto "lobby". La pretesa è che tutti si debbano identificare in loro: siamo tutti ebrei, siamo tutti sionisti: «Israele siamo noi», secondo il titolo di una dei tanti libri di Madonna Fiammetta, se ben ricordiamo. Certamente una penna facile e prolifica, quanto superficiale ed inconsistente.
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